“C’era una volta la Juventus F.C. ……….”

80px-Juventus_old_badge “C’era una volta…..”

Sì, “c’era una volta la Juventus, la Gobba, la Vecchia Signora, la Fidanzata d’Italia”, o, più semplicemente: la Juve.

Potrebbe essere l’inizio di una favola moderna ma, invece, temo che ne sia proprio la fine.

E’ una favola che ha fatto sognare molte generazioni:

29 scudetti (compresi gli ultimi due ingiustamente revocati), 9 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni, altre 6 Coppe e 2 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali,

– è la squadra che vanta , tra tutti i club italiani, il maggior numero di stagioni disputate nelle coppe europee: 46;

– è l’unico club italiano ad aver vinto una manifestazione internazionale ufficiale con una rosa composta esclusivamente da calciatori provenienti da un solo Paese (Coppa UEFA 1976-77);

è l’unico club del mondo ad avere vinto tutte le competizioni internazionali per club;

è il club che ha fornito il maggior numero di giocatori alla Nazionale italiana: 122;

– è la squadra che ha dato il maggior numero dei nostri Campioni del Mondo: 9 nel 1934 (Bertolini, Borel II, Caligaris, Combi, Ferrari, Monti, Orsi, Rosetta e Varglien I), 2 nel 1938 (Foni e Rava), 6 nel 1982 (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e P. Rossi) e 5 nel 2006 (Buffon, F. Cannavaro, Camoranesi, Zambrotta e Del Piero). In totale 22.

Giù il cappello, signori! Non per nulla è la squadra con il più alto numero di sostenitori in Italia: il 32.5% in base ad un sondaggio della società Demos dell’ agosto 2008, a fronte di un 14% dell’Inter e del 13,6% del Milan, Pionieri_Juve_1898

Fondata nel 1897 come Sport Club Juventus da un gruppo di studenti del liceo classico “Massimo d’Azeglio”, adottò dapprima una maglia rosa, con cravatta o papillon nero (sic!), per poi passare, dal 1903, a quella attuale a strisce verticali bianconere.

130px-Juventus_logo_1980-2 Fu Campione d’Italia per la prima volta nel 1905.

La storia dei suoi grandi successi è strettamente legata alla famiglia Agnelli. Edoardo assunse il controllo della società nel 1923 e già due anni dopo, nel 1925-26, arrivò il secondo scudetto; tra il 1930-31 e il 1934-35 giunse il primo grande ciclo vincente con i cinque scudetti consecutivi (primato nazionale)

Dopo la morte di Edoardo Agnelli, nel 1935, si dovette attendere fino alla stagione 1949-50, presidente “l’ Avvocato”, per un nuovo successo. Da allora ne seguirono altri 21, con una media di oltre uno scudetto ogni tre anni, e arrivarono i grandi successi internazionali.

Da 86 anni la famiglia detiene il controllo della società E’ certamente un fatto anomalo in un mondo in cui tutto è profondamente e rapidamente più volte cambiato.

Siamo passati dai tempi eroici de “una vacca per ogni gol” di bonipertiana memoria degli anni ’50 (così ne scrisse il grande Gianni Brera su La Repubblica del 14 Luglio 1985 – http://www.storiedicalcio.altervista.org/brera_boniperti.html ), al calcio business dei giorni nostri.

Ma è un business nel quale è difficile far tornare i conti. Un business nel quale i “valori” non son più quelli dell’orgoglio dell’appartenenza e delle tradizioni, ma sono solo più quelli dei quattrini, tanti e subito.

La sentenza Bosman del 1995, con la quale la Corte di Giustizia della CEE ha dichiarato la libertà, per i calciatori professionisti con cittadinanza europea di trasferirsi gratuitamente da un club ad un altro, alla scadenza del contratto, non solo ha di colpo depauperato i bilanci delle società, che si son viste sgonfiare di colpo il patrimonio giocatori, ma ha innestato una spirale che parte dal mercato delle vacche senza patria per passare a quello dei diritti televisivi, del merchandising, del caro-prezzi allo stadio, dei procuratori, degli ingaggi folli per contratti che durano lo spazio d’un mattino, delle mille partite a stagione e dei centomila commenti alla TV dedicati a tifoserie sempre più becere, violente ed esasperate.

Già ! Le grandi squadre oggi sono costrette alla proliferazione delle partite infrasettimanali, dalle prime amichevoli alle partite internazionali di tutta la stagione. Spesso con preparazioni affrettate e col rischio di gravi infortuni (73 per la Juve di quest’anno, a tutt’oggi, tanto per citarne un caso) che costringono a rose di 24-25 giocatori.

Tacconi, Bodini, Scirea, Cabrini, Brio, Gentile, Caricola, Bonini, Tardelli, Vignola, Prandelli, Tavola, Furino (C), Koetting, P. Rossi, Platini, Boniek, Penzo. Grande Juve, senza dubbio. E’ quella che vinse il Campionato e la Coppa delle Coppe nel 1983/84, per poi vincere, nella stagione successiva, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale.

Ma sarebbe ancora adatta a vincere tutto? Forse no. Non perché non fossero bravi, ma perché era una rosa troppo ristretta per gli impegni del giorno d’oggi.

Per costruire una grande rosa ci vogliono grandi investimenti e soprattutto bisogna che siano disponibili i grandi giocatori. L’una cosa e l’altra non sono quasi mai compatibili con le esigenze del bilancio e con le realtà del mercato.

Tre anni fa la Juve è stata distrutta. Non entro nel merito di “calciopoli“, anche se penso che i dirigenti di allora abbian fatto quel che gli altri facevano o avevano sempre cerato di fare, ma occorre prenderne atto.

Con i “resti” di quella grande squadra si è tornati subito in serie A, ci si è guadagnati il diritto di partecipare quest’anno alla Champions League e, se tutto va bene, si finisce ancora secondi o terzi in questo campionato. Ma anche i “resti” sono ormai alla fine e, soprattutto, la Società è alla fine.

E’ morta con la morte dell’ “Avvocato” (24 gennaio 2003) e del “Dottore “(27 maggio 2004). Con loro in vita anche calciopoli avrebbe avuto un’altra storia. Con loro in vita lo spogliatoio oggi non sarebbe allo sfascio. Con loro in vita la Dirigenza non si farebbe rider dietro da mezzo mondo anche per le pesanti cadute di stile.

Ma tant’è. Sic transit gloria mundi; prendiamone atto.

Che fare? Non contiamo troppo su un Lapo de Lapis che anche in altri campi (per la carità, nessuno è perfetto, ma droga e transessuali la dicono lunga) non mi sembra che abbia combinato fin’ora nulla di buono.

Speriamo che oltre ad un insegnate di sostegno per l’uso dei congiuntivi (ne avesse azzeccato uno!) –  http://www.striscialanotizia.mediaset.it/puntata/2009/05/19/puntata_205.shtml a proposito di Juve – glie ne diano anche uno per il calcio.

Abbiamo forse ancora una grande fortuna: quella di avere un parco giovani di grande qualità, costruito con anni e anni di grande impegno e professionalità. Puntiamo su quelli, modelo Ajax o Arsenal, non distruggiamoli alla luce degli specchietti per le allodole di cui è pieno il mercato.

E soprattutto non seguiamo l’obbrobrioso esempio di chi oggi va per la maggiore che, dopo aver buttato via barcate di quattrini per tanti anni, è ancora alla caccia del primo “titulo” europeo e non offre alcun giocatore (massimo uno o forse due ?) alla nostra nazionale.

Lasciamo ad altri i Professionisti Senza Orgoglio e Senza Patria.

Questa voce è stata pubblicata in Altri Sport e contrassegnata con , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

5 risposte a “C’era una volta la Juventus F.C. ……….”

  1. marisamoles ha detto:

    Ma lo sai che, nonostante di calcio mi interessi poco e ne capisca ancor meno, sono da sempre una sostenitrice della Juve? Esattamente da quando frequentavo la II media e ho scoperto che un ragazzo che mi piaceva un sacco tifava Juve … Non sarò una tifosa accanita ma per me il giocatore migliore del mondo è Alex Del Piero. 😀

    • frz40 ha detto:

      @ marisa

      🙂 Mi son sempre chiesto per quali strane ragioni tutti gli amori giovanili, per un motivo o per l’altro, passano; quelli per le squadre di calcio durano tutta una vita.

  2. Marins ha detto:

    Grande rispetto per la Juve da uno che ha sempre tifato Milan, sin da ragazzino e come dici sono amori che durano tutta la vita.

    Conosco bene la storia della Juve ed ho tanti ricordi, amari (Verona-Milan 5-3) e dolci (una coppa italia e una Champions vinte ai rigori)

    Ho sempre ammirato la grande forza di volontà ed anche lo stile sabaudo della dirigenza juventina (sin che c’era, oggi tutti ne sentono la mancanza, ma il mondo cambia come dicevi)

    ma ho vissuto con il Milan quello che ti pò capitare nella vita, cadere e risorgere, cadere di nuovo e risorgere, dalle stelle alle stalle

    Alla Juve forse mancavano un po’ di anni bui, sono arrivati, credo anche per merito ed è per questo che il prossimo titulo che la Juve vincerà sarà ancora più bello dopo le sofferenze passate

    Di nuovo buon fine settimana a tutti
    Marins

    • frz40 ha detto:

      Grazie per lo sportivo commento.

      Si tende sempre a guardare troppo al presente e certi comportamenti della società non possono che lasciare un eccesso di amaro in bocca.

      Vedremo cosa ci riserverà il futuro.

  3. Pingback: Povera Juve !! « Frz40's Blog

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...