Sul Corriere del 24 giugno scorso, a pagina 26, c’è un articolo di Annachiara Sacchi dal titolo ” Gli studenti danno i voti ai professori e il liceo (Berchet di Milano) li fa esporre in bacheca” assieme ai risultati dei loro scrutini.
In tempo di esami di maturità, quando gli studenti stanno per raccogliere i frutti dei loro sacrifici di cinque anni di studi, mi sembra un argomento di un certo interesse.
Non so con quale criterio siano stati dati i voti ai professori al Berchet e ho dei fieri dubbi sull’utilità dell’esposizione in bacheca, ma credo che un sistema di valutazione che tenga in debito conto il parere degli allievi sarebbe più che auspicabile.
Non ho dubbi: quando sedevo sui banchi di scuola, e non solo nelle superiori, avrei benissimo saputo esprimere un giudizio su ciascun professore. Per alcuni ringrazierò tutta la vita di aver avuto la fortuna di incontrarli, altri mi son serviti a ben poco.
Gli alunni e i loro genitori sono i veri “clienti” della scuola e la customer satisfaction non è un optional.
Capisco che un sistema di votazione può prestare il fianco a ripicche, o favorire assurdi buonismi da parte dei professori, per accaparrarsi i favori degli allievi, ma perchè non pensare, ad esempio, ad un questionario ben fatto, da gente competente, con domande “mirate” del tipo:
“Qual’è, o quali sono, i professori maggiormente innamorati della loro materia?”
“Qual’è, o quali sono, i professori che sono stati più chiari nella spiegazione della loro materia”
“Qual’è, o quali sono, i professori che hanno dimostrato maggior equità nei voti?
“Qual’è, o quali sono, i professori che vorresti avere fino all’ultimo anno per preparare bene l’eseme di maturità?”
“Qual’è stata la più grande ingiustizia che uno dei tuoi compagni ha subito?”
Mi piacerebbe proprio sapere cosa ne pensano gli interessati e chi della scuola deve dare conto.
PS- Lo stesso tema è trattato qui da Marisa Moles
Vediamo dal punto di vista del professore.
Si tratta di un feed back, di un un ritorno di immagine, di uno specchio
Molte volte lo specchio ci fa dei dispetti, mette in mostra le nostre mancanze, talvolta i nostri pregi.
Se la votazione, anche qui differenziata per:
competenza
passione per la materia
rapporto umano
viene fatta dai tutti gli studenti, ebbene in tal caso sarebbe utile sia al giudicato (che potrebbe cercare di migliorarsi, se i giudizi sono negativi o avere una gratificazione che lo ricompensa dei sacrifici) che ai giudicatori (che vedono come la pensano gli altri)
Propongo di introdurla in tutte le scuole
Buon fine settimana a tutti
Marins
E’ il mio pensiero 🙂
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