E parliamo dei minareti

E parliamo dei minareti.

La Svizzera ha votato, con un referendum popolare, per il 57% contro la costruzione di nuovi minareti sul suo territorio.

Tutti scandalizzati: “Il no è un colpo alla libertà religiosa”. L’Unione Europea, le autorita Svizzere, il Vaticano, la stampa, i partiti di tutti i colori, eccetto uno: la Lega.

Questi, come al solito saltano sul cavallo vincente in corsa. Calderoli propone che lo stesso referendum sia fatto anche in Italia, Castelli vuole la croce sul tricolore. Bossi tace perché sa benissimo che queste sono solo boutades per accalappiare consensi elettorali. Ma qual’è il loro vero scopo? Non certo quello di ottenere il referendum ma di far apparire che “lo vorremmo ma non ce lo lasciano fare” e non certo quello di avere la croce sul tricolore ma di far apparire che “la vorremmo, ma non ce la lasciano mettere”. I paladini del popolo a poco prezzo, insomma, che con loro si identifica.

Furbacchioni, per non dire altro.

Ma c’è un “ma“ che davvero mi preoccupa ed è che son convinto che se in Italia si tenesse davvero quel referendum la percentuale dei no sarebbe ben maggiore di quel 57%.

L’islam, e per esso il fondamentalismo islamico, fa giustamente paura. Guardate cosa dice questo sondaggio indetto l’altro ieri, sulla notizia svizzera, da Affari Italiani.it

Non vi dice niente?

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