G. F. 10 – Non c’è limite al peggio

A fine Agosto, sulla notizia che dopo undici anni Channel 4, in Inghilterra, aveva deciso di trasmettere per l’ultima volta nel 2010 la trasmissione, a causa del costante calo degli indici d’ascolto, me ne ero rallegrato e scrivevo:” Anche gli inglesi (il chè è tutto dire….) ci battono in fatto di buongusto!!!! E da noi? Per omnia saecula saeculorum, siamo proprio i più fessi !” (link)

Non seguo la trasmissione ma quel che ci propina Canale 5 come spot, tra un programma e l’altro, mi basta e avanza.

E’ un vero blob di schifezze e futilità.

Elisabetta, in proposito, mi chiede di publicare copia di questa lettera da lei inviata a Mediaset:

Caro Canale 5

Mi è capitato due o tre volte di trovarmi sintonizzata sul vostro canale e vedere una piccola “dose” del G.F…..

E’ una trasmissione della quale non capisco lo scopo ne quale messaggio essa possa voler dare.

Se lo scopo come all’inizio di questa serie televisiva pensavo fosse era quello di mettere insieme per 100 giorni un numero di persone che convivessero all’interno di una struttura senza comunicazioni ne contatti con l’esterno (cosa che potrebbe anche risultare interessante e sociologicamente utile) i personaggi che Canale 5 sceglie per questo esperimento non rappresentano del tutto la nostra società che non è fatta solamente di 20-30enni ma di gente anche molto più matura e un tale spettacolo-esperimento a mio avviso dovrebbe essere proposto con personaggi che siano davvero socialmente tutti presenti… parenti con parenti, amici con amici, mogli con mariti e naturalmente anche giovani con giovani.

Questo secondo me potrebbe essere e rappresentare davvero una società da mettere insieme e vederne le reazioni di convivenza……

Trovo invece che l’odierno G.F.con questa promiscuità di giovani prigionieri in questa casa che definirei più “Casino” non rappresenti nulla e che nulla ha da dimostrare se non che in tale situazioni favorisce solamente i sentimenti (magari anche solamente transitori ed effimeri come durante una vacanza al mare) e naturalmente l’insorgere di relazioni anche troppo intime che non danno certo uno spettacolo né gradevole, né istruttivo, e sono solamente esibizioni di curiosità morbosa per chi li guarda.

Non sono una bigotta ma credo che il mio pensiero sia largamente condiviso da molti naturalmente per i giovani lo sarà di meno ma non dimenticate che la TV è di tutti e se volete accontentare tutti vi consiglierei per la prossima edizione (se ancora ce ne sarà una) di cambiare la formula e le caratteristiche…

Con questo passo a salutare e a inviarvi un augurio di Buon 2010″

Troppo gentile, Elisabetta. Io spero proprio che non ce ne sia più alcuna. Ma invano, lo so. E da quel che vedo per la stessa serie in altre parti del mondo, è anora peggio

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4 risposte a G. F. 10 – Non c’è limite al peggio

  1. marisamoles ha detto:

    BRAVA ELISABETTA!!!!

    Sarà anche inutile spedire una mail a Canale 5, ma vuoi mettere lo sfogo … 🙂

  2. patrizia ha detto:

    ho visto per la 1 volta un pezzettino del grande fratello sulla nave…. mi veniva da ridere già all inizio la gente disponeva le poltrone e non si perdeva una battuta praticamente c era la folla per questa trasmissione.
    …ha ragione lisetta dobbiamo proprio essere matti per vedere certe porcherie…..

    • frz40 ha detto:

      Non c’è dubbio: la qualità del programma è legata alla qualità dell’audience. Fin che avremo un audience spazzatura, avremo dei programmi spazzatura

  3. Vincenzo Anfossi ha detto:

    E’ evidente che esiste una ampia fascia di utenti “guardoni”… io non ne prendo le distanze e non li giudico, un filmetto “porno” potrebbe soddisfare quel tipo di domanda.
    Ma quello che voglio dire è un’altra cosa.
    Quello che propone Eli circa un esperimento con personaggi più “spessi” sarebbe interessante e condivisibile ma solo in linea teorica, perchè, secondo la teoria dei rapporti “incrociati”, il fatto di essere consci che tutto quello che si dice o si fa sia, in tempo reale, reso pubblico, condizionerebbe i comportamenti degli “attori” sia nei dialoghi che nelle scelte e, pertanto, inficerebbe la validità “scientifica” dell’esperimento.

    Fermo quanto detto, se ne deduce in ogni caso che tutti recitano e sanno di farlo, fingendo quella naturalezza che non è credibile se non da parte di un pubblico veramente sprovveduto (sempre che esistano persone tanto ingenue da illudersi di vivere le situazioni offerte dagli attori come se li si osservasse, a loro insaputa, dal buco della serratura!).

    Si consideri tutto ciò e si valutino l’ignoranza generalizzata, la volgarità sempre presente, l’assenza di dialoghi o ragionamenti degni del nome, penso non si possa che concludere che l’ipocrisia di questo spettacolo abbia superato ogni limite.

    Elisabetta dice che quelle persone sono sequestrate in un luogo circoscritto per 100 giorni! Bè….. questa sì che è una buona notizia..l’unica!

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