Per la prima volta da due anni sono state spostate le lancette del Doomsday Clock
Se tra voi e voi avete pensato: “ ma che stai a dì?”, è perché non sapete, come non lo sapevo io, che il Doomsday Clock conta i minuti simbolici che ipoteticamente ci dividono dall’Apocalisse, ossia dalla mezzanotte.
L’ ho imparato ieri leggendo questo articolo “La fine del mondo si avvicina?” su La Stampa. (link)
Costruito da un collegio di scienziati atomici nel corso del 1947 – due anni dopo che gli Stati Uniti sganciarono i primi ordigni di distruzione di massa sul Giappone – tale strumento fu regolato a sette minuti dalla mezzanotte e fino ad ora, nei 63 anni che sono trascorsi, le sue lancette sono state spostate solo 19 volte.
Fino a ieri le lancette erano a cinque minuti dalla mezzanotte.
Un portavoce del collegio scientifico ha fatto sapere che i fattori che hanno influenzato lo spostamento delle lancette sono stati le trattative internazionali sul disarmo nucleare, l’espansione di energia nucleare civile, la minaccia del terrorismo e l’emergenza climatica.
Beh? Secondo voi, da che parte sono state spostate?
Avanti o indietro?
..
..
Sbagliato. Le hanno spostate indietro. Mancano ora sei minuti.
Non so a cosa corrispondano esattamente quei sei minuti simblici, ma possiamo tirare un sospiro di sollievo
Ce lo dice questo articolo nel quale trovate un reportage completo
Questa la motivazione: “Le armi nucleari sono diminuite di 4000 unità in tre anni. Sono circa 23.000 – ha detto al Washington Post Kennette Benedict direttore del gruppo – Ma l’atteggiamento di Obama nei confronti di questi problemi ha avuto il suo peso”.
Da oggi ci sono 60 secondi di speranza. In più.
Non conoscevo il doomsday clock ma quello del nostro pianeta dalla sua nascita
Ridistribuito su un anno l’evoluzione del nostro pianeta vede i dinosauri più o meno a ottobre, la comparsa dell’uomo il 31 dicembre mattina e la rivoluzione francese a 5 secondi la mezzanotte…
Come dire, l’uomo non ha fatto la storia di questo pianeta… ma sta recuperando alla grande
Buona settimana a tutti
Marins