Avevo scritto un pezzo (questo è il link) su don Giorgio Panini, il sacerdote che prima di Natale avrebbe ucciso a Vignola, nel Modenese, l’ex funzionario di banca e amico fraterno, Sergio Manfredini, che con la sua famiglia lo ospitava da anni, e ferito gravemente la moglie dell’uomo.
Pareva una ventata di follia «L’avrò anche fatto io, ma non so dire perché – così aveva dichiarato al pm Angela Sighicelli – mi spiace, non so rispondere”.
Un lettore mi aveva anche scritto dicendo “cerchez la femme”
Leggo oggi dal Secolo XIX (questo è il link) che la “Procura di Modena sta percorrendo sempre più la pista del movente economico-patrimoniale, come conferma l’ampio materiale raccolto dagli inquirenti su una serie di interessi economici che fanno capo al sacerdote: un conto corrente al Banco di San Geminiano e San Prospero con una movimentazione di diverse centinaia di migliaia di euro, oltre 30 conti che facevano capo a lui, una quindicina di carte di credito e l’acquisto di otto mini-appartamenti a Vieste (co-intestati con Manfredini) per 400.000 euro con l’accensione di un mutuo con garanzia di titoli obbligazionari”.
“ Intanto – aggiunge l’articolo – emergono anche altri aspetti singolari sulla vita del sacerdote: nel giorno del suo ricovero al Policlinico si era presentata in ospedale una donna che voleva parlare con lui, qualificandosi come «sua fidanzata»; successivamente, la stessa donna, una 40enne che ha un non meglio precisato lavoro «nel sociale» e ha un figlio, ha presentato una istanza scritta al Gip di Modena per richiedere un colloquio con il sacerdote, qualificandosi come «la donna di don Panini»”.
Altro che “ventata di follia” !! Cherchez l’argent!!!
😦 Che ingenuo sono, credo ancora alle favole.