Ancora su “Morgan”


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Più guardo alle cose di casa nostra e più mi convinco che siamo proprio un popolo strano, che non si capisce più se abbia ancora dei valori di riferimento.

Non voglio arrivare alla nota conclusione di Gianpoaolo Pansa, di un qualche mese fa, “un popolo di m…” , ma ci sono vicino.

Mi riferisco al caso Morgan di questi giorni.

L’altro giorno me la son cavata con “diamogli una zappa e una vanga” (link) ma mi rendo conto che di zappe e vanghe ce ne vorrebbero davvero un’infinità

Morgan ha parlato “da drogato”. Siamo tutti d’accordo. Capita nelle migliori famiglie di essere vinti da questa piaga del nostro secolo. Ha tutta la mia comprensione e il diritto di curarsi per ripresentarsi al pubblico con le sue canzoni , a guarigione avvenuta.

Prima no. Non a “pentimento ritardato”. Mi sembrerebbe che dei cattivi esempi, tanto più quando sono personaggi pubblici e alla droga fanno pubblicità, dovremmo proprio liberarci e farne a meno.

Invece no. Leggete cosa dice Massimo Gramellini in questo suo editoriale “L’Italia di Morgan”: per La Stampa (link)

La prima caratteristica delle polemiche all’italiana è che, un attimo dopo che sono scoppiate, non si capisce già più di che cosa parlano. Prendiamo il caso Morgan. Di scandaloso, nelle sue dichiarazioni, non c’era l’ammissione dell’uso di droga, vizio diffuso nello spettacolo e non solo lì, ma il messaggio che la cocaina sarebbe un ottimo antidepressivo. Parole devastanti, anche perché a pronunciarle era un divo della tv.

Ebbene, questi due aspetti – l’esaltazione della coca come farmaco e l’impatto della popolarità televisiva – sono subito scomparsi dal dibattito per lasciare posto all’immagine dell’artista maledetto che si droga, capro espiatorio da immolare sull’altare del prossimo festival di Sanremo.

La seconda caratteristica delle polemiche all’italiana è l’immediata trasformazione del capro espiatorio in figliol prodigo. Gli si vieta Sanremo, ma lo si invita a tutti gli altri programmi perché si ravveda e chieda perdono. “

Dite un po’ Voi: siamo o non siamo un popolo strano. ?

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6 risposte a Ancora su “Morgan”

  1. paola ha detto:

    cosa siamo diventati mi sembra chiarissimo. Dovremmo anche fermarci e non proseguire sulla strada che ci ha condotti sino a qui.

  2. elisabetta ha detto:

    Che lo si inviti a tanti programmi televisivi, non è una cosa strana….
    Oramai è diventata una abitudine….

    Sulle poltrone tolk-show della TV sono comparsi (naturalmente ben pagati) assassini, mafiosi, prostituite e imbroglioni….

    Perchè mai non dovrebbe comparirci anche un drogato????

    E’ così: i personaggi che fanno audience oggi “non sono più quelli di una volta” 🙂

    • frz40 ha detto:

      Hai mille ragioni !!! Sono mesi ormai che batto proprio su questo tasto: più i personaggi sono squallidi e più hanno visibilità dappertutto. E’ una vera vergogna.

  3. patrizia ha detto:

    Non riusciamo ancora a renderci conto dei valori che la nuova sacietà ci impone con questi personaggi di un gusto dubbio, del resto siamo noi popolino che li vogliamo li osanniamo e permettiamo tutti icomportamenti devianti ,dovrebbero essere tagliati fuori senza appello cancellati…. ma purtroppo non è cosi….

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