Questo fatto è accaduto il 22 ottobre 2009, se ne è parlato in tutto il mondo, anche in Cina, ma, stranamente, non da noi.
Lo riprende ora un reportage della CNN che ricorda l’accaduto e riferisce dei successivi sviluppi per la ragazza che ha scatenato quel piccolo/grande putiferio.
Lei si chiama Geisy Arruda ed è la bionda piuttosto prosperosa che vedete nella foto. E’ stata espulsa dall’ Universidade Bandeirante – UNIBAN, in Brasile con questo comunicato (lo traduco a braccio, l’originale lo trovate a pag.2):
Universidade Bandeirante – UNIBAN BRASIL
Servizio Responsabilità educative
L’educazione si fa con un i comportamenti e non con la tolleranzaLa Bandeirante University – Uniban BRASILE – si rivolge al pubblico, e soprattutto alla sua comunità accademica, per diffondere i risultati della inchiesta sul campus di São Bernardo do Campo sull’episodio avvenuto il 22 ottobre, ampiamente diffuso da Internet e dai mezzi di comunicazione.
In base al Regolamento del’Istituto, secondo quanto previsto dall’articolo 216, comma 5, e articolo 207, si sono raccolte le testimonianze di studenti, docenti, e del personale coinvolto, e sono stati analizzati i video e le immagini divulgate.
I fatti:
Si è accertato che una studentessa si è presentata nei locali dell’Università con un abbigliamento inadeguato e con un atteggiamento incompatibile con l’ambiente universitario, e, anche dopo essere stata diffidata, non ha ritenuto di modificare il suo comportamento.
Dall’indagine è emerso che la studentessa ha un fatto un percorso più lungo del solito (n.d.r. lungo le balconate interne dell’Istituto) per aumentare in modo esplicito la sua esposizione agli sguardi incurante degli appelli di studenti che manifestavano contro tale esibizione, e mettendosi anche in posa per gli scatti fotografici.
Allo stesso modo ha fatto il percorso più lungo per dirigersi alla toilette, così alimentato la curiosità e l’interesse di più studenti che si accalcavano nei corridoi.
Testimonianze degli studenti dimostrano che, all’interno della toilette femminile, la studentessa ha rifiutato di completare il suo abbigliamento per interrompere il clima di tensione che aveva creato intorno a sé.
È stato osservato che l’atteggiamento provocatorio della studentessa, il 22 ottobre, fu volutamente tenuto per cercare di attirare l’attenzione su di sé, con gesti e modi di espressione che hanno provocato una reazione collettiva a difesa del contesto scolastico.
Nella sua testimonianza davanti alla commissione, la studentessa, che era accompagnata da due avvocati e un rappresentante di una rete televisiva. ha mostrato un comportamento instabile, oscillante tra euforia e indifferenza,.
Il consiglio di amministrazione dell’Università:
A fronte dei fatti accertati dalla Commissione d’inchiesta, e in base al regolamento di procedura, ha deciso ai sensi del capo IV – Schema di disciplina, articoli 215 e seguenti:
1 – di espellere la studentessa Geisy Villa Nova Arruda dal quadro degli studenti dell’istituto, a causa del suo disprezzo per i principi etici e della dignità accademica e morale;
2 – Di sospendere temporaneamente dalle attività didattiche gli studenti identificati come coinvolti nell’incidente il 22 ottobre.
Uniban ribadisce il suo impegno responsabile e sociale di promuovere i valori che governano un istituto di istruzione superiore, esprimendo la propria posizione a sostegno dei suoi 60 000 studenti ingiustamente vituperati. In questo senso, esprime il proprio disappunto per il comportamento dei media che, ancora una volta, hanno perso l’opportunità di contribuire ad una seria, equilibrata discussione su temi chiave quali l’etica, i giovani e università.
A tal fine, invita i suoi studenti, i docenti, il personale e i media ad una serie di seminari che si terranno in date che sarano tempestivamente comunicate.
Bandeirante University – BRASILE Uniban
La sua colpa, dunque? Aver percorso i ballatoi interni dei quattro piani dell’edificio universitario, indossando il miniabito rosa shoking che appare nella foto, facendo in modo di mettere in bella mostra le gambe, per la verità piuttosto sgradevoli e muscolose, e forse non solo quelle, ed essersi poi rifiutata di “ricomporsi” nella toilette, nonostante, e questo mi sorprende molto, che dai piani inferiori e dai corridoi si fosse levato l’intollerante grido di “Puta, puta.!”
Vi lascio immaginare le discussioni e le polemiche.
Comunque, una bella messa in scena con un’adeguata regia, che ha fatto parlare di lei i media di tutto il mondo e le ha portato, anche con la partecipazione a dibattiti e talk show televisivi, notorietà, soldi e contratti pubblicitari. Il tutto grazie alla risonanza che Università e media hanno dato al caso.
(VIDEO)
Come dire: bisogna mostrare cosce e mutande per guadagnare notorietà, ma prima occorre studiar bene quale sia il posto più adatto.
Lei la vedremo presto anche da noi, statene certi.
Quanto rumore per ….nulla!
Vincenzo
Eppure le gonnelline.. più corte sono e più rumore pare che facciano…. 🙂