Da sempre protesto contro i cosiddetti “programmi di approfondimento informativo”, Annozero in testa, ma nessuno escluso, qualunque ne sia il colore politico che li ispira.
Li ritengo veri e proprie trasmissioni di pura faziosa propaganda, nei quali il “bravo presentatore” sa bene come organizzare le cose per menare la danza nella direzione politica che più gli aggrada.
Non ne chiedo l’abolizione. Chiedo semplicemente che i partiti li etichettino col loro nome e simbolo e che se li finanzino, traendone, se del caso, e perché no, pure gli utili.
Adesso siamo di fronte all’accordo per la buonuscita del ‘dipendente’ Michele Santoro della RAI. Per togliercelo dalla palle, si parla di “un contratto di collaborazione di 24 mesi con due annualità di buonuscita (due milioni di euro), dieci docufiction in prima serata e due miniserie Tv da 1 milione e duecento euro l’una, per un totale di circa 16 milioni di euro”
Fonte: “ Santoro e la buonuscita” di Flavia Amabile per La Stampa”. (LINK)
Tutti a gridare allo scandalo. Anche quelli a cui Santoro ha fatto tanto comodo in questi anni. Leggo: «In un contesto di crisi economica, nazionale e aziendale, e alla vigilia di un piano industriale Rai, che preannuncia ’lacrime e sangue’ – si parla di almeno 800 esuberi – l’azienda etc, etc……)
Ricordo a tutti che “Annozero” è condotto in prima serata su Ra 2 da Michele Santoro a partire dall’autunno 2006. Nell’annata 2009/2010 si è trattato di una trentina di trasmissioni con share di 4/5 milioni di spettatori a serata.
Oltre al compenso di Santoro la RAI ha dedicato ad Annozero una quantità di risorse senza uguali, non riscontrabile in qualsiasi altro programma del genere.
Ora io mi chiedo: qual è stato il bilancio economico della trasmissione? Qual è stato il ritorno economico per la RAI? E qual’è stato per gli altri programmi del genere?
Mi piacerebbe saperlo, visto che pago regolarmente il canone.
E del “ritorno politico” non me ne può fregar di meno.
Scusa Frz, Su certi stipendi con conseguenti liquidazioni e, in campo sportivo ingaggi, siamo tutti d’accordo … è uno sconcio! Ma questo a prescindere dal colore politico.
Io, se parliamo di politica, non la penso come te e lo sappiamo entrambi.
Credimi, non seguo nè Santoro nè altre trasmissioni analoghe perchè, come giustamente dici tu, si concretizzano il più delle volte in caciare insopportabili e pilotate ad insindacabile giudizio dal conduttore di turno.
Però, nel tuo commento non gioca in modo un pò eccessivo il tuo pensiero politico?
A me sembra così e te l’ ho voluto dire.
E’ chiaro che hai tutti i diritti di scrivere quello che credi! (questa considerazione lapalissiana l’ho aggiunta per prevenirla nell’eventuale tua risposta)
Vincenzo 🙂 🙂 🙂
Caro Vincenzo,
La mia proposta vale per tutti i programmi a forte coloritura politca, qualunque sia la corrente retrostante.
Il mio pensiero politico, che non trova riscontro al momento né nelle forze di destra, né, e tanto meno, in quelle di sinistra, forse dà anche un tocco in più al mio disappunto, ma ti assicuro che non è determinate.
Tanto maggiori sono la faziosità e le prevaricazioni dei “bravi presentatori”, tanto maggiore è il mio disappunto nei confronti della RAI che si mantiene anche coi soldi del mio canone. Con Santoro faziosità e prevaricazione raggiungono i vertici massimi, e così il mio disappunto.
Con questo non chiedo che questi programmi vengano cancellati, ma solo che vengano debitamente etichettati e pagati da chi ne ha interesse. La Rai metta a disposizione le risorse, le competenze e il servizio, ma se li faccia pagare dai committenti. A questi vadano i ritorni sia economici che politici.
Caro Frz,
Anch’io non mi sento schierato nè a destra nè a sinistra….. giudico di volta in volta le situazioni e sono contro tutto ciò che disturba i miei principi.
Mi chiedo perchè, davanti a tale dichiarazione di imparzialità da parte di entrambi ti trovo sempre orientato ad ovest? (hai visto? nè destra nè sinistra!)
🙂 🙂
🙂 🙂
Vincenzo
Io più ad Est, ma che ne dici? Sono anch’io un “bravo presenattore”? Forse lo siamo un po’ tutti.
🙂 🙂
Comunque mi piacerebe tanto una politiva rivolta verso l’alto, anziche verso il basso.
(Vedo che hai imparato a fare le faccine 🙂 🙂 )
Caro Frz,
hai visto? E’ bastato scrivere ovest (piccolo tranello disorientativo :-)) che hai subito rettificato … dove finisce la neutralità?
😛 😛
Vincenzo
Nessuno è completamente neutrale, nemmeno io. 🙂
Ma Franzzzz, ero convinta che Tu fossi di destra! In questo momento sono dubbiosa….
E’ di destra :” togliercelo dalle PALLE ” e ” Non me ne può fregar di meno” ?:)
Touchè !!!! Frasario alla Bersani.
(comunque non sono né di destra nè di sinistra, non mi ci ritrovo da nessuna delle sue parti) 🙂
Vincenzo, insegnami a fare le faccine!
Cara Paola,
pur essendo l’ultimo della fila in tema di “emoticon” (così viene chiamato il linguaggio figurato) ben volentieri ti fornisco gli elementi per disegnare le “faccine” .
NB: le faccine si configurano solo dopo l’invio.
Devi fare i due punti : (gli occhi), di seguito il Trattino Orizzontale – (il naso) di seguito la bocca parentesi chiusa ) sorridente, parentesi aperta ( imbronciata.
In altre parole i tre segni: occhi, naso e bocca non sono altro che un viso descritto orizzontalmente …. dopo l’invio ….. miracolo!!!!!!
Un caro saluto
Vincenzo
Ben descritto. Forse non è chiaro il termine “invio”. Significa che nel caso di un commento la faccina apprirà solo dopo aver cliccato sul pulsante “invia il commento”
Aggiungo che tre simboli : – ) devono essere digitati senza spazi.
A te, prova. 🙂
Caro Frz,
quando affermi che “nessuno è completamente neutrale” io mi sento un pò ribollire…. si fa solo per dire 🙂
La neutralità assoluta è solo appannaggio dei perfetti cretini o ignoranti.
Ognuno di noi per fortuna ha dei principi a cui ritiene di attenersi nelle proprie scelte per non entrare in conflitto con sè stesso.
Non intendo dare lezioni sulle due principali ideologie politiche a nessuno, ma esistono differenze oggettive tra la filosofia di destra e quella di sinistra che non possono essere ignorate.
La destra parte dal presupposto che esistano uomini superiori e che ad essi è data (non si sa bene se da Dio o per “diritto naturale”, quello del più forte) la missione di governare sugli altri (quelli meno dotati).
La filosofia ispiratrice di sinistra parte invece dal presupposto che non esistano differenze cromosoniche che legittimino il potere di alcuni su altri (vedi Razze superiori rispetto a Razze inferiori) ma che le differenze traggano spiegazione dalle condizioni più o meno favorevoli in cui una determinata popolazione si sia trovata.
Ne consegue che tutti gli uomini, in quanto tali, dovrebbero avere le medesime opportunità.
Il discorso ovviamente potrebbe essere ben più lungo data la complessità ed
i risvolti che derivano da queste due differenti e opposte visioni filosofiche sul destino dell’uomo.
Quello che vorrei sottolineare, dopo questa lunga ma necessaria premessa, è che non si scambi il termine “neutralità” con quella che dovrebbe essere una valutazione oggettiva e critica dei fatti ma, in ogni caso, condizionata dalla scelta originaria ed elettiva di quel campo “destra” o “sinistra” che ognuno dovrebbe, a monte di ogni giudizio, avere fatto con sè stesso in base ai propri principi morali di riferimento.
😉 😉 😉
Saluti a tutti
Vincenzo
Boh !
Non voglio filosofeggiare, non ne ho francamente a preparazione e poco mi interessa. Lascio quindi a te l’onore della definizione delle due opposte visioni filosofiche, definzioni con le quali, peraltro, non mi ci ritrovo: se fosse come tu dici dovrei essere schierato tutto a sinistra, cosa che, invece, quando mi confronto con certe idee che provengono da quella parte, spesso non è.
Tra l’altro, scusami, ma non capisco nemmeno il perché di questa discussione. Ho detto “Nessuno è completamente neutrale” con lo stesso significato con cui tu hai detto “Anch’io non mi sento schierato né a destra né a sinistra”.
Il tema del post, poi, non è poi quello di confrontare due filosofie o due idee poliitche: ma solo quello di valutare se sia corretto da parte della RAI, alla quale io pago un canone, propinarci trasmissioni di pura faziosa propaganda politica, qualunque ne sia il colore, contrabbandandole per “programmi di approfondimento”.
In via del tutto subordinata mi infastidisce poi, e non poco, che i miei poveri soldi vadano, in questo caso, a costituire la buonauscita di un personaggio che della faziosità ha sempre fatto la sua arma di battaglia, preferita riuscendo a trasformala in oro colato, o meglio in Sant’ Oro colato.
Perdonami! Mi sono fatto trascinare dai miei pensieri ed ho dilagato!
Se però, stando a quello che ho scritto e che, ti assicuro, corrisponde al pensiero filosofico che sta all’origine delle due idee contrapposte destra – sinistra, ti riconosci di più in quella di sinistra ma poi ti accorgi di preferire le scelte della destra mi permetterei di suggeriti, davanti ad ogni decisione presa da quella parte politica, di verificare se c’è sempre rispetto verso quei principi di uguaglianza di opportunità verso la parte più debole a prescindere dal colore della pelle o quant’altro.
A quel punto capirai meglio da che parte stai.
Guarda che mi considero e mi onoro di poterti chiamare amico qualsiasi sia il tuo pensiero poltico. L’amicizia è un’altra cosa.
Con affetto
Vincenzo
Caro Vincenzo,
Francamente non so perché insisti su queste definizioni ed etichettature che sono, oltre a tutto, irrilevanti per i due temi di questo post.
Ti confesserò una cosa: in vita mia non mi sono mai chiesto se sono di destra o di sinistra e ti assicuro che continuerò a non chiedermelo.
Sono a favore delle cose che mi sembrano giuste e contro quelle che mi sembrano sbagliate. Molto tempo fa mi hanno chiesto quali fossero le tre cose che amo di più e le tre che odio.
Tra le prime avevo scritto:
– l’entusiasmo e la voglia di vivere
– la libertà,
– le cose semplici
Le tre cose che odio:
– le ingiustizie, piccole o grandi che siano,
– la supponenza, la faziosità, la violenza e la prevaricazione
– la demagogia e il populismo
Sono cose di destra? Sono di sinistra? Vedi tu.
In questo post su Sant’Oro puoi ritrovare, nel personaggio e nel comportamento della Rai,molte delle cose che odio.
Quanto alle tue definizioni della filosofia di destra e di sinistra ti dirò che ne ho cercato un qualche riscontro, senza ritrovarne. Ma poco m’importa anche se mi sembrano, a loro volta, faziosità.
A me piace discutere di cose e situazioni concrete e non di etichette e di definizioni. Se quel che trovo giusto sta a destra mi sta bene, se sta a sinistra mi sta bene lo stesso. E a me, di sapere se sto a destra o a sinistra, proprio non ne importa un fico.
Ricambio in ogni caso di cuore tutta la tua amicizia, che mi pare non stia né a destra né a sinistra.
Cari Frz e Vincenzo, mi piace leggere le vostre alternanze di pensieri e di convinzioni, mi siete entrambe simpatici e vi voglio bene….
Se posso esprimermi, anch’io ho le mie simpatie che sono verso la destra, riconosco però a volte nella destra anche i difetti e nella sinistra anche i pregi.
Voglio comunque darvi una semplice definizione che a suo tempo avevo avuto da mio padre un giorno che gli avevo chiesto che differenza c’era tra Democrazia e Comunismo (allora l’alternanza era questa)…
Ero bambina quindi non matura per un discorso complesso ma lui mi fece un esempio, molto semplicistico forse, ma che ancor oggi ricordo bene:
“In una famiglia il padre ha due alternative per i propri figli: scegliere se mantenere i suoi figli per anni e negli studi dandosi da fare il più possibile con la libertà del suo lavoro ed avere la soddisfazione di vederli cresciuti col sudore della sua fronte; oppure lavorare in dipendenza dello Stato e lasciare che per quei figli se ne occupi il Governo, avendo più sicurezza che essi possano arrivare a ciò che desiderano e che meritano”.
Entrambe le scelte sono valide e inconfutabili … forse, coi tempi di adesso non sono più proponibili, ma allora per me è stata una lezione “filosofica” o meglio “sociale” (ripeto, molto semplicistica) chiara e, indipendentemente da quale parte mio padre si fosse schierato, io avevo allora scelto quella del padre che vuole assumersi di persona le proprie responsabilità anche se tale scelta non avrebbe garantito il buon esito, ma non ho mai condannato ne biasimato coloro che hanno fatto la scelta opposta.
Sono stata in tema con le vostre discussioni????
Si?
No?
Non importa…. Ma da tempo non ricordavo i pensieri e gli insegnamenti di mio padre…. E solo ora che se n’è andato da tanto tempo, a volte rimpiango di non averlo apprezzato abbastanza e mi sento in colpa.
Grazie, papà….
eli
ps. Le faccine le so fare anch’io 🙂 🙂 🙂
Anche questa definizione mi sembra un po’ semplicistica, ma i papà hanno sempre ragione. Soprattutto, e purtroppo, quando, poi, non ci sono più.
🙂