Tra un mesetto compirò 70 anni. Elena, la mia nipotina, ne ha appena compiuti 8. Tra noi ci sono 62 anni.
Quando siamo insieme nessuno, guardando lei, chiede a me “come si chiama sua figlia” e nessuno chiede a lei, guardando me, “come si chiama il tuo papà”.
Si sposerà, diciamo, tra 20/25 anni. Io non ci sarò più.
Me ne dispiace molto. Se fossi suo padre ne avrei quasi il terrore. Quello di non essere ragionevolmente certo di poterla accompagnare lungo gli importanti anni dell’adolescenza.
Non deve averla pensata così Luca Cordero di Montezemolo, che, dicono le cronache, a 62 anni diventerà padre per la quinta volta.
Lo capisco: avere un figlio con il compagno o la compagna che si ama è un dono enorme al quale è difficile rinunciare, soprattutto, poi, quando le condizioni finanziarie sono più che favorevoli e assiicurano al nascituro una solida base di riferimento. Ma 62 anni di differenza mi sembrano veramente troppi. Lei, la moglie, ne ha 38 e avrà comunque la possibilità di accompagnare il nascituro per lunghi anni.
Auguri a tutti e tre.
Più critico mi sembra il caso di una signora di ormai 58 anni che si appresta a partorire tra qualche settimana, al Sant’Anna di Torino. E’ ricoverata nel reparto Alta Complessità dell’ospedale, ma solo per una particolare precauzione, e sarà il parto ad età più avanzata nella storia dell’ ospedale ginecologico torinese.
Per coronare il suo sogno, la donna si è sottoposta ad un intervento di ovodonazione,, molto probabilmente all’estero, poichè in Italia i laboratori che praticano la fecondazione assistita generalmente pongono i limiti dei 43-45 anni.
Auguri anche a lei ed al suo compagno che l’assiste amorevolmente.
Che dire? Al confronto diventano “normali” i casi di Heather Parisi prossima mamma di due gemelli a 50 anni e di Monica Bellucci, splendida neo mamma quarantacinquenne.
Da parte mia: lunga vita e buona fortuna a chi tanto coraggio ha proprio avuto.
Fonti:
ANSA per la mamma 58enne (LINK)
Il Quotidianonet per Luca Cordero di Montezemolo (LINK)
Quoto in toto.
Comunque Heather Parisi ha già partorito i due gemelli; ho scritto qua le mie considerazioni.
Passi per gli uomini, ma le donne i figli LI DEVONO FARE DA GIOVANI!
Scusa per l’urlo, ma sono felice di avere, più o meno all’età della Parisi, i figli già grandi.
Poi, ci sono i casi particolari: se le cose fossero andate diversamente, se non avessi potuto averne entro i trent’anni, probabilmente alla mia età, utero permettendo, starei ancora provando. Ma qui si sta parlando di due donne (includo anche la Bellucci) che avevano già avuto la gioia della maternità.
Quanto alla signora 58enne, non ho parole.
Dal tuo post:
Quando siamo insieme nessuno, guardando lei, chiede a me “come si chiama sua figlia” e nessuno chiede a lei, guardando me, “come si chiama il tuo papà”.
Certo, nessuno lo chiederà: ma credimi nessuno guardando lei chiederà a te, “come si chiama la sua nipotina” e a lei guardando te “come si chiama il tuo nonno”….
Di questi tempi con le situazioni appena esposte si potrebbe incorrere in una gaffe che poi non si riuscirebbe più a riparare….. e se si cercasse di farlo, sarebbe sempre, come diceva mia nonna (friulana): “Xe peso el taccon del buso”.
Certo, come dice Marisa, e ancora tollerabile per l’uomo…. ma demenziale per la donna.
E sono d’accordo con lei.
eli
🙂
Mi piacciono questi commenti al femminile.
L’uomo è “tollerabile”. Eh sì, per quel che conta…… 🙂
Mah…io non sono d’accordo. Avere un figlio é meraviglioso, ma avere figli dopo i 50 anni é molto egoistico. Non potrai seguirli quando saranno grandi perché magari non ci sarai più e anche quando sono piccoli non hai le energie, la pazienza e tutto il sacrificio che sono indispensabili per dedicare la tua vita a crescerli. Certo, la vita sempre per prima, ma anche cosa davvero di può donare e in diverse tappe della vita deve venire per primo, non solo pensare che si é donata una vita…i figli vanno seguiti sempre, l’amore é proprio questo!
Io ho bisogno sempre di mamma e papà…anche se non vado più a scuola e se ho passato i miei momnti importanti con i genitori a fianco 😉
Un bacio pà
Luisa
Ne ho apprezzato il coraggio, augurando loro lunga vita, ma i figli dovrebbero essere fatti da giovani.
Un caro saluto ad Elisabetta e Lou … felice di trovarvi d’accordo con me! 🙂
A proposito delle gaffe possibili, di cui parla Eli, ricordo un cugino di mia mamma, diventato papà per la prima volta a quarant’anni (e come ci sembrava vecchio!!!), ma portati maluccio visto che i pochi capelli che aveva erano pure bianchi. Alla fine, in pochi anni ha avuto quattro figlie, tra cui due gemelle, e ogni volta che andava in giro (era di Milano, Eli!), la gente, rivolgendosi alle bambine, parlava di lui come “nonno”. Come s’incazzava! Mi ricordo ancora una quasi scenata nel parco Sempione …
Rimanendo in tema di gaffe, ora vi confesso che se incontro qualcuno che non vedo da tempo, e che conosco come “sposato”, evito di chiedere come sta la moglie o il marito … di questi tempi è un puro miracolo trovare coppie della mia età non divorziate. 😦
Giusta precauzione Eh eh !!! 🙂
A proposito ancora di gaffes…. 🙂
Forse sarà capitato anche a voi di incontrare qualcuno che “si-ci conosce” che ci ferma per strada salutandoci (noi ricambiamo il saluto, perché “lo-la conosciamo), ci chiede come sta la famiglia, ci parla magari dei suoi problemi o dei conoscenti comuni…. ma non riusciamo a ricordare chi sia e non abbiamo il coraggio di dirlo e mentre ci barcameniamo per mantenere la conversazione sul vago, la nostra mente continua a cercare l’identità della persona….
Che situazione imbarazzante…. generalmente non se ne viene a capo e ci salutiamo senza ancora aver stabilito con chi abbiamo conversato….
E a volte proprio non riusciamo proprio a ricordarlo nemmeno dopo esserci lasciati…..
Io credo che sia successo a tutti una esperienza del genere….
E’ proprio imbarazzante e, come dice Marisa, non sappiamo cosa chiedere della famiglia…. Moglie? Marito? Figli? Genitori? Il-la malcapitato-a può non essere sposato-a o essere vedovo-a o divorziato-a, non avere figli e non avere più i genitori….
Non conviene dire o chiedere nulla e parlare, più di noi stessi o del tempo…..
A proposito, il tempo oggi a Milano è un po’ nuvoloso, ma non credo che pioverà, ieri sera non ho bagnato le piante del terrazzo, ma aspetto a farlo nel caso decida davvero di piovere. Nel pomeriggio forse andrò a trovare mia mamma, ultranovantenne e stasera giocherò a bridge online con il mio pard frzfrz. (rispettando quelle regole…. anche ora mi sono mantenuta sul vago).
🙂 eli
Non dirlo a me!
Io sono assolutamente NEGATO per ricordare la fisionomia delle persone. Mi è capitato di tutto, compreso quello di salutare una persona con il nome di un’altra.
C’è stato anche il caso di incrociare sulla spiaggia di Loano un collega di lavoro, per un mese di seguito, salutarlo e scambiare convenevoli, senza mai ricordare chi lui fosse.
Non ti dico l’imbarazzo
Dimenticavo: nella mia famiglia c’è un caso opposto a quello della mamma-nonna: una BISNONNA di 61 anni!
La storia è complicata ma tenterò di sintetizzarla.
La moglie di mio fratello ha avuto due figlie dal primo matrimonio. Una di queste è diventata mamma a 22 anni. Fin qui nulla di eccezionale, visto che mia cognata l’ha partorita a soli 18 anni. Questa figlia oggi ha 21 anni ed è appena diventata mamma, quindi la nonna di anni ne ha 43 e la bisnonna … 61.
Il più perplesso di tutti è, comunque, mio fratello, visto che i “nipoti” già lo chiamano nonno, quindi a rigor di logica lui è il … bisnonno. Il fatto è che di anni mio fratello ne ha appena 55! Alla notizia del lieto evento ha commentato: “Già mi seccava andare a letto con la nonna, adesso devo andarci con la bisnonna … ” 😉
Ha ragione !!!! 🙂 🙂
Caro Franz, non credo affatto che tu tra 20 anni non ci sarai più. Ne compi appena settanta ……… 🙂
Tesoro!
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