Trovo sbagliato il provvedimento proposto dal Presidente Sarkozy per contrastare il bullismo in Francia: una legge che renderebbe responsabili penalmente i genitori dei minorenni che delinquono. Oggi in Francia le famiglie sono perseguibili soltanto a livello civile.
Contro tale norma insorge l’opposizione che tramite l’avvocato Jean-Yves Lienard dice:«una simile norma, che per la prima volta attribuisce ad altrui la responsabilità di un fatto, costituirebbe una deroga ai principi generali del diritto».
Probabilmente l’avv. Jean-Yves Lienard ha ragione, tuttavia pare che il bullismo in Francia sia letteralmente esploso.
Si starebbe anche pensando ad un periodo di internamento per gli studenti più indisciplinati, con la creazione di strutture di “tipo nuovo” in grado di accogliere per almeno un anno, venti o trenta ragazzi fra i 13 e i 16 anni espulsi da scuola. Queste strutture si baseranno «su una pedagogia che porrà l’accento sull’apprendimento delle regole, il rispetto dell’autorità e il piacere dello sforzo. Oltre alle nozioni fondamentali, verrà riservato uno spazio importante allo sport tutti i pomeriggi e alla scoperta delle professioni».
Che il problema esista e occorra far qualcosa per contrastarlo, mi sembra però scontato e mi chiedo quale sia la situazione da noi.
Da QUESTO articolo de La Stampa
sono stata in vacanza e, come spesso accade, a bordo piscina si parla di tutto. Una gentile giovane signora parlando dei nipotini di tre e sei anni ci raccontava che il primo era perdutamente innamorato di una sua coetanea. La mamma, affinchè il piccolo potesse mettere a frutto le capacità amatorie del piccolo Casanova pensò bene di invitare a casa la bella bimba di cui era invaghito.Il bimbo la fece accomodare al tavolo, le offrì bibite e pasticcini e poi serafico aggiunse: ma se siamo innamorati dovremmo anche andare nel lettino e stare vicini…. Certo tutto viene dall’ingenuità dei 3 anni.Ma non Vi sembra un tantino precoce?
Il secondo ha sei anni e la nonna fa con lui i compiti di matematica. Alla domanda quanto fa 6 x 6? Il piccolo Risponde:- 6 x 6 trentasei, io sono figo, tu sei gay!
Queste chiacchere mi sono rimaste impresse anche se la conversazione se ha sviscerate molte altre che accavallandosi le ricordo a spezzoni e quindi ne tralascio la scrittura. Assicuro comunque che non mi parevano uscire da un parto della fantasia della nonna che ripeto mi era parsa una persona assolutamente franca e sincera.
Deduco quindi che i comportamenti dei bimbi si formano già nella prima infanzia.
Poi naturalmente le cose peggiorano. Crescono e mi viene in mente il film “Gomorra”
dove i due ragazzi sulla spiaggia sparavano all’impazzata con il mitra. Ragazzi senza libri ma con sogni di ricchezza che mal si conciliano con le possibilità economiche della famiglia. Ragazzi che non sanno quanto sia bello ed appagante faticare per raggiungere la vetta e poter dire: ce l’ho fatta. Nessuno li prende per mano e li accompagna nelle scelte. Il gruppo diventa tutto e prende il posto della famiglia che non cè. C’è troppa televisione.Questa si. Togliamo quella invece. Che non insegna proprio nulla. Togliamola ai piccoli almeno. Che possano rimanere innocenti il più a lungo possibile.
E non possano diventare prima bulli e poi criminali…….
Cara Paola,
Penso che il salto che fai tra la storia di quel bambino novello Casanova, il bullismo ed i ragazzi di Gomorra, ci sia un bel salto logico.
Tuttavia quel che dici ha senso.
Tu incolpi la TV e fai bene, ma secondo me il problema sta da un’altra parte.
Mi chiedo, in particolare, quante volte la mamma o la nonna di quel bimbo abbiano ormai raccontato la storia in sua presenza e, conseguentemente, quanto ormai, di quel suo atteggiamento lui si senta gratificato. E poi mi chiedo perché mai quella mamma “ affinchè il piccolo potesse mettere a frutto le capacità amatorie del piccolo Casanova abbia pensato bene di invitare a casa la bella bimba di cui era invaghito”
E’ vero. Tutti abbiamo delle inclinazioni naturali più o meno accentuate, ma ci dev’essere pur qualcuno che che fa in modo di correggere quelle sbagliate. E questo qualcuno è la famiglia, con la mamma in primo piano.
Non serve spegnere la TV. Ci sono gli amici, internet, le pubblicità e gli stessi cartoni per bambini. Ma soprattutto ci sono mamme che in testa hanno solo segatura.
Scusa lo sfogo-
Non c’è nulla da scusare Franz. Per quello che udivo mi pareva di essere su un altro pianeta….
Sono completamente in accordo cone tutte le ossevazioni di Frz in merito! (Rullino i tamburi!)
In effetti è la famiglia con entrambi i genitori…. mah! Mettiamo prima la mamma a mettere “paletti comportamentali” che determineranno o, comunque, influenzeranno poi le scelte ed i gusti dei figli.
Almeno nella generalità dei casi funziona così.
E tutto ciò è preponderante rispetto a TV e amicizie.
Non cerchiamo alibi … educare è faticoso …. anche per l’esempio che deve essere sempre caratterizzato dalla coerenza ai “paletti comportamentali” pretesi.
Ma se non ci pensano i genitori chi più di loro dovrebbe sentirsi responsabile? La Tv? La Società? Le amicizie? …. Ma non scherziamo!
Vincenzo