Agosto 2010. Rivedo Martina, non è questo il suo vero nome, un anno dopo, sulla spiaggia dello stesso mare.
S’è fatta ancor più bella.
E’ diventata più donna, ma è ancora una ragazzina nello splendore dei suoi 16 anni o giù di lì.: bruna, i lunghi capelli raccolti a crocchia sulla nuca, alta, le lunghe gambe abbronzate e un bel corpicino slanciato in un due pezzi nero.
Non è quella della foto ma lo sarà tra qualche anno.
Gioca a beach volley e mi fermo spesso a guardarla. Gioca bene. Molto bene. E con lei anche l’amica con la quale fa coppia. Ricevono senza paura, alzano bene la palla, sanno piazzarla e lei, che è più alta, sa fare il martello come si deve.
Amo le ragazze che fanno sport. E mi diverte vedere i maschietti che le sfidano baldanzosi e poi le prendono, scornati. Anche più grandi,
Ha ancora gli occhi che brillano come carboncini accesi e quel sorriso luminoso, dolcissimo, calmo, sereno, indulgente. Come l’anno scorso.
Se fa il punto non si esalta, se lo perde non si deprime. Dà sempre il cinque e sorride come solo lei sa sorridere.
Mi sono chiesto se anche quest’anno l’avrei rivista. Mi ha fatto piacere rivederla. Un giorno non capiterà più, ma mi mancherà.
Sa che la osservo. Un po’ le secca. «Che avrà mai da guardare – pensa – quello stupido vecchio?»
Rivede in te i suoi sedici anni, Martina.
Quelli che non torneranno mai più.
Goditleli.
E lasciami sognare.
E’ bello rivedere volti “conosciuti” sulla spiaggia anno dopo anno, li guardi e commenti con affetto…è un appuntamento rinovato con la memoria di persone sconosciute che al contempo diventano familiari…vivo in romagna, il mare è l’habitat naturale dove far crescere i figli in estate!
Per quanto riguarda lo sport, ne ho fatto tantissimo, con grande soddisfazione, oggi nonostante l’età…confrontarmi con baldi ed atletici maschioni è una bella sfida…ma ricca di fierezza “combattiva”…sono una fresca cintura blu di Taekwondo, l’arte di tirare pugni e calci in volo…disciplina marziale che accresce la consapevolezza del corpo, il controllo e l’agilità – NON la VIOLENZA!
Sul “non la violenza”, escusatio non petita, qualche piccolo dubbio ce l’avrei, ma l’importante è lo spirito col quale tu pratichi quello sport.
Complimenti allora! E mi arrendo al primo assalto. 🙂
Per favore FIDATI! difficile sintetizzare la filosofia, anch’io credevo di trovarmi circondata da energumeni pompati fisicamente e intellettualmente…invece proprio le cinture nere che sono quelle che hanno più conoscenza della tecnica sono le persone più dolci, pazienti e rispettose – non farei mai uno sport che mi porta ad acquisire elementi violenti come ottica di vita…sono profondamente e una convinta GANDHIANA!
ok 🙂
La tua prosa è una bella poesia!
Sei molto gentile, grazie
E, si, questo si chiederà… “che cosa avrà mai da guardare quello stupido vecchio….”
Non sa che “quello stupido vecchio” si è lasciato alle spalle i ricordi più belli…. Quei ricordi che ora sembrano così importanti, ma che nel momento che si vivevano erano solo e banalmente anni, mesi, giorni, momenti scontati….
Il tempo sembrava eternamente tuo: un giorno dopo l’altro un mese dopo l’altro, un anno dopo l’altro…. Tutti anni, mesi, giorni da poter programmare, attendere, sognare… vivere.
Non sa che è proprio adesso, che sono proprio queste ore di gioco sulla spiaggia, questo ritrovarsi con gli stessi amici e perché no anche con uno sconosciuto “uno stupido vecchio” che si ferma a guardarti giocare….è proprio tutto ciò che un giorno, insieme a molti altri, questo ricordo affiorerà alla mente e sarà languidamente nostalgico e allora si tornerà un po’ a quel tempo, osservando chi, dopo di noi avrà ancora la gioia di vivere quei bei momenti.
Grazie Franco… questo tuo post denota il tuo lato nostalgico, forse un po’ triste, ma che ancora ha il sapore di chi ha nel cuore tanta giovinezza.
eli
Grazie del bel commento Elisabetta.
Ti assicuro però che non c’è tristezza, ma gioia di poter rivivere quei momenti
Per chi lo volesse vedere questo era il post di un anno fa.
Ho messo la crema sulle mani. A volte mi dimentico. Dicono che ritardi la comparsa delle antiestetiche macchioline scure tipiche dell’età che avanza.
A Te sono caduti i capelli ma Martina ti seduce ancora. Il prossimo anno prova a non guardarla. Così, solo per non soffrire …
Un Bacio sulla “pelata”. Affettuosamente Paola
Grazie per il bacio, ma la pelata? Non ne ho molti, ma quei pochi tengono.
Ricambio, comunque.
Martina mi seduce e soffro? No, è troppo ragazzina ancora e comunque le pene d’amore,,,, che belle !!!!
Mi son trovato più volte a dire che l’Amore (quello colla A maiuscola) è una bella malattia!
Una delle più belle. sì!
Per gli antichi l’Amore era davvero una malattia che metteva in serio pericolo la capacità razionale di chi ne era colpito. Da qui derivano vari detti: “innamorato/a pazzo/a”, “ti amo da impazzire”, “impazzire per amore” e via dicendo.
Perché mai, dunque, i nostri antenati credevano che l’Amore offuscasse la mente? Perché la sede della “ragione”, secondo loro, era il cuore non il cervello. Anche gli Egizi, ad esempio, nell’imbalsamare i corpi, buttavano via il cervello sfilandolo dal naso. Segno che, evidentemente, lo consideravano di ben poco rilievo.
Secondo Aristotile era proprio sconsigliato innamorarsi, ma se accadeva, il soggetto doveva essere curato. Inoltre riteneva che ci si potesse innamorare solo vedendo la persona che ispirava questo sentimento; va da sé che, secondo lui, un cieco non poteva amare. Cosa che, oggi, ci fa ridere.
Insomma, per gli antichi l’Amore era una sorta di iella: attraverso gli occhi, il sentimento colpiva direttamente al cuore e faceva commettere ogni sorta di stupidaggine.
Ben strani questi antichi, no? 🙂
P.S. Comunque s’era capito che per te Martina rappresenta la Gioventù che, quando c’è sfuggita inesorabilmente, ci fa provare un senso di nostalgia. Anche se il ricordo della giovinezza è sempre bello.
Strani? Avevano ragione!
Che sia una “una sorta di iella” non c’è dubbio. Quanti errori, quante stupidaggini pagate a caro prezzo.
Ma echeggiando Leopardi, “errar” è dolce in quel bel mare. Troppo.
PS – Sì, ma senza nolstalgia