Io, a certi genitori non so cosa gli farei !
E’ il caso del padre di Peter Lenz, centauro 13enne, che ha perso la vita in un incidente durante il giro di ricognizione di una gara di contorno al motomondiale di Indianapolis.
Il padre ha così commentato la triste notizia «Peter è deceduto stamattina dopo essere stato apparentemente colpito da un altro pilota. È morto facendo quello che amava e quando è sceso in pista aveva quell’espressione tipica di quando voleva andare veloce. Il mondo oggi ha perso una delle sue stelle più luminose. Dio benedica Peter e l’altro pilota coinvolto. Il numero 45 ora è su un’altra strada che noi possiamo soltanto sperare di raggiungere. Mi manchi ragazzino».
Comovente, sì. “Dio benedica Peter e l’altro pilota coinvolto” ma a te che l’hai fatto correre su quelle moto?
È giusto impedire al figlio di seguire determinate aspirazioni?
La risposta è insita nel difficilissimo (quasi impossibile perchè si sbaglia quasi sempre) “mestiere” di Genitore.
Verissimo, il mestiere è uno dei più difficili. Tuttevia per certi ‘non-sport’ come quello dei motori, le aspirazioni si dovrebbero proibire, almeno fino ai 16 anni.
Tieni conto che per essere ad Indianapolis non era certo la prima gara che faceva, né il primo anno.
E, con questo, non so che farei pure agli organizzatori.