Oggi non mi va di parlare di tante cose: di Santoro eletto a ‘martire dai paramenti viola’, di Ivan Bogdanov, cocco di mamma e novello eroe serbo, dell’’Università e della scuola senza fondi, dell’ unica casa a Montecarlo senza valore, delle solite violenze sulle donne e sui minori, delle porte del Grande Fratello che si riaprono al Nulla, etc, etc.
Vorrei parlare si cose che mi fanno vedere un bicchiere ancora mezzo pieno:
– Di quei minatori che hanno rivisto la luce prima del previsto, dopo aver rischiato di perderla per sempre. Ma è di un Paese tanto lontano.
– Di un anniversario; quello della “marcia dei quarantamila”, che luce ha ridato ad uno dei momenti di maggior tensione nel nostro Paese. Ma è di trent’anni fa.
Mi restano le caldarroste. Leggo che a Milano le cuoce ancora una volta Roberto Palma, il “caldarrostaio” di Pietrasanta, che da venticinque anni è sempre lì, in piazza Duomo, con la sua bicicletta, il suo carbone e le sue castagne. Non potrebbe farlo. Ma non è il solo e da quest’anno c’è anche un cinese, Angelo. Miracoli dell’integrazione.
E’ il 14 ottobre 2010. Chissà ! Magari domani sarà un altro giorno.
Domani, cioè oggi, c’è una notizia bella e di portata europea. Dovrebbe cadere l’ultimo diaframma della galleria ferroviaria più lunga del mondo. Quella del San Gottardo. Sarà una galleria lunga qualcosa come 52 o 53 chilometri.
La notizia è interessante ma meno gustosa delle caldarroste! Forse…
AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA!
Hai ragione: 57 chilometri di galleria !!!!!!!!!!! E’ il tunnel più lungo del mondo, ma entrerà in funzione solo tra 7 anni, nel 2017. Ci saremo ancora?
A Milano vicino a piazza Duomo, esattamente in Corso Vittorio Emanuele, non c’è solo un venditore di caldarroste, ce ne sono almeno 2 o 3….. li ho già visti.
Hai ragione, è sempre bello vedere questi quasi traballanti veicoli che ci ricordano i tempi passati…. ma sono solo i veicoli e le caldarroste che ci riempiono di nostalgia…. per quanto riguarda il costo di una manciata di quei succulenti marroni il discorso è molto diverso….
Eh si…. anche le caldarroste non sono più quelle di una volta…. o meglio… sono più care e care intendo non per affetto, ma proprio per gli EURO che si devono pagare….
eli
@frz
Chi vivrà vedrà!
Ho sbagliato i chilometri. Sono effettivamente 57.
Concordo pienamente con il tuo menù del giorno.
Io ero tra quei 40.000.
Cara Elisabetta, purtroppo le caldarroste dei centri cittadini sono storicamente sempre state care!
Ero a Roma a fine agosto e in Piazza di Spagna c’erano già le caldarroste … che profumo!
Vincenzo
Le care buone cose di un tempo che fu… Qualcuna ne rimane ancora, ma fino a quando?