Vi ricordate di Laura Dekker, l’olandesina di soli 14 anni partita la scorsa estate per il giro del mondo in solitaria, a bordo della sua barchina di 11,8 mt., un Hurley 800, chiamato Guppy?
Ve ne avevo parlato qui.
Ebbene, dopo i primi 100 giorni da quando il 21 Agosto, dopo aver atteso la fine della stagione degli uragani, il 10 novembre 2010 ha lasciato le Canarie e ha raggiunto Capo Verde. La attende ora uno dei tratti più lunghi e difficili in mare aperto, la traversata atlantica fino alle isole Barbados, per compiere un’importante tappa di quest’incredibile viaggio che si stima debba durare 2 anni.
Se riuscirà a portare a termine il giro del mondo, Laura stabilirà un nuovo record di età che ora appartiene al17enne inglese Michael Perham.
Buon vento Laura!
Questo il sito ufficiale, della Dekker.
Sinceramente non la capisco!
Neanch’io!
Per una ragazzina di quattordici anni, attraversare i mari con una barchina dotata di tutte le moderne tecnologie è forse oggi meno pericoloso che camminare per le strade di un paesino del bergamasco, come Brembate.
Sono anch’io molto perplesso di fronte alla scelta di quei genitori che glie lo hanno permesso e alla decisione del giudice del Tribunale olandese di Middelburg, che ha revocato l’ordinanza di tutela familiare, ma non riesco ad essere del tutto negativo.
Mi auguro che, molto meglio di noi, siano stati in grado di valutare i rischi e le capacità tecnico- emotive della figlia per affrontarli.
A lei va comunque tutta la mia simpatia e l’augurio di farcela.
Soprattutto non capisco il gusto di “isolarsi” da parenti e amici per un periodo così lungo. Ha comunque la mia simpatia.
Su questo punto concordo.
Penso anche alla scuola e a tante altre cose e aggiungo che non è certo la scelta che avrei auspicato per mia figlia.
Probabilmente io, come genitore, glie lo avrei impedito, ma da lontano è impossibile giudicare.
Buon vento a lei, comunque. E che Dio la protegga
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