Per un qualche sorriso in questi giorni di festa di Natale, eccovi i gustosi luoghi comuni del “Manuale si Conversazione” (Come fare bella figura in salotto senza necessariamente sapere quello che si dice), di Andrea Ballarini, per “Il Foglio”
Il tema della settimana: La televisione
– Ha unito l’Italia più di Garibaldi.
– E’ grazie a lei che gli italiani hanno scoperto di avere una lingua comune.
– Cattiva maestra. (Non è necessario ricordare chi l’ha detto).
– Dichiarare di non averla qualifica come intellettuali fuori dal coro e semina un lieve disagio.
– Affermare che da quando la si è data via si è ricavato un sacco di tempo per altre più appaganti attività, come la lettura, la meditazione, lo sport.
– Trovare snobistico l’atteggiamento di chi dichiara di non guardarla. Conseguentemente puntualizzare che di per sé la tv non è né bene né male, dipende dall’uso che se ne fa.
– Cenare davanti alla televisione è ammesso solo per i single, diversamente è trash, specialmente se in una cucina illuminata al neon.
– Fa tanta compagnia.
– Chiedersi che cosa facessero nelle campagne la sera, oltre ai figli, prima dell’avvento della televisione.
– Ma chi l’ha inventata?
– Per un esercito di nonne Emilio Fede è tuttora la voce dell’ufficialità.
– Rifiutarsi recisamente di passare le proprie serate in compagnia di un elettrodomestico.
– Non essere mai riusciti a sintonizzare il digitale terrestre avendo meno di sessant’anni lascia presagire ben più elevati interessi.
– Guardare esclusivamente i canali tematici, arte, storia, natura, è molto avanti.
– Avere un televisore molto vecchio fa capire che privilegiate una vita sociale intensa.
– A patto di non esagerare, di tanto in tanto è un’eccellente babysitter.
– E’ uno strumento di manipolazione del consenso di straordinaria potenza.
– E’ sopravvalutata come strumento di formazione del consenso.
– Guardarla più di tre ore al giorno è socialmente dequalificante a meno che non sia attraverso internet. In quel caso attesta dimestichezza e attenzione per le nuove tecnologie.
– I canali all-news sono imprescindibili. Meglio se in lingue esotiche.
– E’ la principale responsabile della diffusione di illusori modelli culturali presso le popolazioni di immigrati.
– E’ scioccante constatare come nelle bidonville più povere del mondo svettino le parabole satellitari. (Deprecarlo ma senza moralismi).
– Stigmatizzare la pratica dello zapping. Per contro, rilevare che questa è la moderna modalità di fruizione del mezzo rivela attenzione agli aspetti sociologici dei media e che si è letto Guy Debord.
– Se qualcuno osserva che molti dei ricordi comuni della nostra vita sono stati scanditi dalla televisione, paragonarla a un’impalpabile madeleine collettiva rivela sensibilità letteraria e sagacia.
– Frodare il canone non è socialmente riprovato
Da: La televisione – [ Il Foglio.it › Manuale di conversazione ].