Così battezza Carlà, nel suo Buongiorno di qualche giorno fa, Massimo Gramellini.
Ma che ha fatto di tanto grave?
Udite, udite: ha dichiarato che non è più di sinistra ! E pare che sia passata all’area del non voto, se non addirittura fra le file del marito destrorso.
E allora adesso, aggiunge Gramellini, l’evento «va festeggiato come un momento di libertà. Sì, libertà di dire che i suoi dischi sono di una noia pazzesca, senza più correre il rischio di passare per insensibili. Libertà di vederla per quella che è, una donna di potere intelligente e spregiudicata, non una santa protettrice degli oppressi. Perché quelle come Carlà sono di destra dentro. E indossano le idee di sinistra come un vestito attillato che serve a fare colpo sugli illusi, ma prima o poi si strappa»
Prima no! Andava tutto bene quando dalla sinistra al caviale sputava nel piatto di questa povera Italietta e proteggeva Battisti e Polansky. Oh sì, prima era tutta un’altra cosa.
Ma mi faccia il piacere, dott. Gramellini! E magari ci spieghi anche chi sarebbero quegli “illusi”.
Questo l’articolo: Il vestito di Carla per La Stampa del 1 febbbraio 2011
Indipendentemente dalle idee politiche mi è abbastanza antipatica.
Ricordiamoci però che dare dello “stronzo” a qualcuno è offendere lo stronzo… fisiologicamente più che importante!
Sta antipatica anche a me, ma noon l’ho mai critcata per le idee plitche.