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L’invidia?? bhe sì è un’ottima cura soprattutto per invogliare a dare il meglio di se no??
Penso proprio di no. Di solito è “bloccante”
E bravo il Signor Metastasio!
Sì 🙂
Bello questo pensiero di Metastasio, ed anche molto veritiero…
A volte abbiamo l’impressione, quando le cose non ci vanno bene, di vedere negli altri più serenità e fortuna, senza riuscire a intravvedere invece anche negli altri quegli “affanni” (come dice bene il poeta) celati nel loro intimo.
C’è anche un vecchio detto che dice “Se ognuno portasse in piazza i suoi problemi, quando vede quelli degli altri se ne ritornerebbe a casa ancora con i propri”
Ma voglio anche dire che spesso si usa impropriamente la parola “invidia”….
Invidiare non sempre è essere cattivi o malauguranti con chi si invidia: si può invidiare anche nel senso buono…e a volte anche commuovendoci ….
Chi di noi non ha mai osservato una giovane coppia innamorata o un bambino felice e non ha provato insieme alla commozione un senso di “invidia”… invidia però dettata solo da una nostalgia di tempi per noi oramai passati, sentimenti oramai consumati e che non torneranno più… è un’invidia quindi legata a emozioni vissute e mai cattiva, è un’invidia nostalgica, dolce ed affettuosa.
Per l’altra invidia (quella negativa) c’è un pensiero di François La Rochefoucauld che dice:
“Ci si vanta spesso delle passioni, anche delle più criminose, ma l’invidia è una passione timida e vergognosa che non si osa mai confessare”
eli
Non so come chiamare quella che tu hai definito invidia buona, positiva, ma è un sentimento che più passano gli anni e più è ricorrente e rende dolci i ricordi.
Ben venga. E’ ancora amore per la vita.
Cara Elisabetta,
in effetti quella che tu chiami “invidia positiva” e che appartiene ad una accezione del termine “invidia” che peraltro nel linguaggio comune in effetti è ricorrente, non credo sia una forma di invidia, che è sempre deprecabile, ma più propriamente di “nostalgia”….ahimè!
Con simpatia
Vincenzo