La triste favola bella di Knut.

Ci aveva inteneriti tutti con la sua nascita, ci intenerisce ancora una volta, oggi con la sua morte.

Lui è Knut, l’orsetto bianco dello zoo di Berlino.

Era nato il 5 dicembre 2006 ma la mamma, Tosca, per una di quelle crudeli ragioni che non conosciamo bene ma che regolano il mondo degli animali, si era rifiutata di prendersi cura di lui. E così lo zoo lo affidò al veterinario Thomas Dörflein, che lo crebbe a suon di biberon.

Era un batufolo di pelo bianco di soli 810 grammi e divenne presto il simbolo e la principale attrazione dello zoo di Berlino.

Nel 2008, però, Dörflein morì, stroncato a 44 anni da un infarto, e Knut non ebbe fortuna nemmeno con Gianna, la bella orsacchiotta che sarebbe dovuta diventare la sua compagna ma che, vista la non affinità sessuale, venne rispedita allo zoo di Monaco.

Knut, ormai grande, era rimasto solo nella gabbia con sua madre Tosca e altre due orse, Nancy e Katjuscha, ma anche con loro non andava troppo d’accordo e litigava spesso.

Ieri pomeriggio se n’è andato all’improvviso, a soli quattro anni. Si è piegato su un fianco ed è caduto nella vasca d’acqua del recinto degli orsi, concludendo così la sua triste favola bella.

Vittima dello solitudine e dello stress da cattività di uno zoo? Forse.

Ma per molto tempo ci ha regalato un sogno.

Questa voce è stata pubblicata in Storie di animali: gli amici dell'uomo. e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

4 risposte a La triste favola bella di Knut.

  1. quarchedundepegi ha detto:

    Malgrado tutto questa “favola” dimostra che è molto difficile andare contro natura.
    In ogni caso ha fatto la fortuna dello zoo.

    • frz40 ha detto:

      Ho avuto modo di visitrare, anni fa, lo zoo di Berlino e ti assicuro che dev’essere realmente uno dei più belli al mondo. Ma hai ragione tu: contro natura non si va.

  2. elisabetta ha detto:

    No, contro natura non si va mai… e questo lo dimostra….

    Odio gli Zoo…. credo di esserci stata forse solo una o due volta da bambina, perchè accompagnata e perchè ancora non mi rendevo conto di ciò che gli animali potevano sentirsi chiusi in gabbie o in perimetri così ristretti.
    Odio i Circhi …. per le stesse ragioni e ancora peggio perchè si obbligano gli animali a comportarsi contro la loro vera natura….

    Capisco che non tutti possono avere la possibilità di andare ad osservare dal vivo molti animali che vivono in luoghi lontani, ma per questo non trovo giusto che siano gli animali a doversi sacrificare.

    Accontentiamoci di aver accanto un gatto o un cane che da sempre sono gli animali che vivono in simbiosi con l’uomo e se davvero amiamo questi animali impariamo a comportarci umanamente: non abbandoniamoli….
    Loro, che si comportano da animali…. non abbandomano mai coloro che li hanno scelti come amici
    eli

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...