Un sorriso non dura che un istante, ma nel ricordo può essere eterno.
(Friedrich von Schiller)
Non so se capita anche a Voi, ma penso di sì. Parlo dei ricordi ed in particolare dell’immagine fotografica che la nostra mente conserva delle persone che abbiamo conosciuto.
A volte è solo un particolare del suo volto, gli occhi, lo sguardo, la bocca, il sorriso. Altre volte l’immagine è più nitida e più completa: ne ricordiamo un atteggiamento, un’azione.
Ma fateci caso: non è mai l’ultima immagine; spesso è un’immagine molto lontana nel tempo.
Mi è capitato l’altro giorno di rivedere una persona cara. “Come sei anche tu invecchiata” – ho pensato – anche se la sua immagine del momento era più che piacevole e graziosa.
La mente è corsa a cercar di ricordare com’era in passato e immediatamente l’ho rivista bambina, al tempo di tanti anni fa, quando spesso giocavamo insieme.
Non saprei dire com’era un anno fa, o due anni fa, o dieci anni fa. Eppure nel frattempo ci siamo visti diverse volte.
E’ la nostra mente che seleziona i ricordi e nell’album personale delle persone che abbiamo conosciuto, l’ immagine che ricordiamo quasi sempre non è mai l’ultima, la più recente.
E raramente è un’immagine sgradita, anche quella delle persone che ci hanno fatto del male. Quelle le cancelliamo.
Siamo fatti per sognare e, come dice Lamartine, per ricordare le cose belle, che il rimpianto abbellirà quando i capelli saranno ormai bianchi.
Mon front est blanchi par le temps ;
[..]
Mais ta jeune et brillante image,
Que le regret vient embellir,
Dans mon sein ne saurait vieillir
Comme l’âme, elle n’a point d’âge.
(A pag. 2 l’intera poesia: “SOUVENIR”)
Ecco si, è più o meno quello che intendevo, grazie
OK, allora.