Ho appena finito di leggere, farei meglio a dire di divorare, “I nostri giorni proibiti” di Giampaolo Pansa.
Mi ha dato emozioni fortissime e intenerito fino alle lacrime.
Stupendo.
E’soprattutto una bellissima storia d’amore che descrivere, nei ricordi dei vari personaggi, anche la storia degli anni della Resistenza. E lo fa senza timore di mostrare, come dice il risvolto di copertina «l’altra faccia della luna, le verità sempre rifiutate di un tempo meraviglioso e feroce: la violenza dello contro ideologico all’ interno del movimento partigiano, le fucilazioni di massa per rappresaglia contro gli eccidi compiuti dai tedeschi e dai fascisti. il sadismo sui repubblichini presi prigionieri, le fosse senza nome. la negazione della pietà per gli confitti. E soprattutto la sorte crudele delle donne di entrambe le parti. le vere vittime della guerra, chiamate, come sempre nei conflitti governati dai maschi, a sopportare le prove più terribili».
Lei è Carla «ha trentadue anni, fa l’insegnante di inglese a Pavia, è alta, magra, con un viso da zingara temeraria e vulnerabile, capricciosa come il fumo, chiusa in una solitudine obbligata dal segreto della sua vita, una tragedia accaduta nell’’epoca proibita della guerra civile»
Lui è Marco, studente ventenne. La storia inizia nel 1956 quando gli viene assassinato il padre, uno dei capi partigiani dell’ Appennino, e quando, qualche giorno dopo l’uccisione, «riceve una lettera senza firma, perfida e ambigua, suggerisce il movente dell’omicidio: una vendetta per le esecuzioni ordinate tra il 1944 e il 1945. Comincia qui il viaggio di Marco alla scoperta del padre, un ‘esplorazione nel passato che scaglierà il ragazzo dentro una tempesta in grado di sconvolgere la sua esistenza e quella di Carla».
Adoro il modo di scrivere di Giampaolo Pansa e il modo nel quale descrive quegli anni, quelle persone e quegli ambienti che mi ricordano molto della mia infanzia e della mia adolescenza. In molti personaggi ho ritrovato cose e persone che mi sono state care.
Ma è la descrizione dell’amore impossibile e proibito tra Carla e Marco che rende assolutamente appassionante il romanzo.
Dice il risvolto di copertina: «Nella passione che cattura Carla e Marco, scoperta e narrata attimo dopo attimo, all’ interno di un labirinto di sospetti, di separazioni, di ritrovamenti, c’è una normalità sentimentale dall’intensità lacerante».
Ed è proprio così.
Se non l’avete già letto, ve lo consiglio.
“I nostri giorni proibiti” di Giampaolo Pansa edito da Sperling e Kupfer – 1996
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Meraviglioso, sono andato a visitare tutti i posti citati, mi incuriosisce conoscere se il personaggio “ottobre” è veramente esistito????
Che piacere questo tuo commento. Su “Ottobre” non so rispondere, ma penso di sì. Devo molto a questo libro. E’ quello che mi ha ridestato il piacere della lettura. Ti raccomando anche gli altri di Pansa; quelli con più stelline.
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