La vicenda è quella di Assunta, una bimba di sei anni di Lacco Ameno – Ischia.
La piccola frequentava la prima elementare a Lacco Ameno, uno dei comuni dell’«isola verde»: gli insegnanti hanno deciso che non era matura per fare la classe successiva, è stata bocciata e dovrà ripetere la prima.
Quarant’anni fa una bocciatura in prima elementare era più o meno normale e non avrebbe destato alcun clamore. Adesso pare che le cose vadano in altro modo e di questa vicenda se ne sono occupati tutti i quotidiani (questo Il Corriere) ed anche le televisioni.
E’ così che mi è capitato di assistere al servizio nr. 10 del TG2 oggi alle 13 (questo è il link), ascoltatela, e ne ho tratto una chiara convinzione: che si tratti di una bimba davvero sfortunata. Ad avere una madre così.
La cosa più triste è constatare che, comunque la si veda, la vittima rimane sempre la bambina. 😦
E’ quel che penso anch’io. 😦
Da me la discussione si è fatta piuttosto accesa. Ma il problema non è, secondo me, se sia stato giusto bocciare la bambina in questione (abbiamo pochi elementi su cui ragionare e le due campane, scuola e famiglia, suonano troppo diversamente), qunto se sia ammissibile, dati oggettivi alla mano, fermare uno scolaro in prima elementare … indipendentemente dalla madre! 🙂
Ho letto. Non intervengo perché non è possibile conoscere tutti i particolari della vicenda, se non quelli a mezzo stampa. Forse i migliori giudici sarebbero gli altri bambini della classe. Forse la miglior cosa sarebbe stato farle iniziare la scuola un anno dopo.
Il suo problema vero, comunque, contnuo a credere che sia la madre. E quella l’avrà per molti anni ancora.