Mi scrive Elisabetta:«Se ritieni di esternare questo scritto ai tuoi lettori del blog, lo puoi fare. Spesso non si riesce ad esprimere compiutamente ed in modo semplice i molti sentimenti che si provano, ma credo che chi trova nella mia stessa situazione li possa capire e condividere».
E’ uno scritto tenero, di una donna rimasta sola che, come spesso accade, vede sgretolarsi attorno a lei anche i punti di riferimento più banali, come quelli dei vecchi ambulanti che per tanti anni le hanno fatto compagnia in un mercato rionale della grande Milano. E non è razzismo.
Eccovelo:
«Che tristezza!!!!! Il sabato mattina è giorno di mercato a 1 km da casa mia e si trova esattamente lungo il percorso-circuito (3Km) che spesso faccio per sgranchirmi le gambe al mattino.
La tristezza è che girando tra le bancarelle sento la gente (ambulanti e acquirenti) parlare tante lingue diverse…. Più di stranieri che di italiani…. Tanto che ho l’impressione di non trovarmi più nella mia città: so che questa è una sgradevole forma di razzismo, ma che ci posso fare????
La tristezza c’è e non la posso reprimere.
Ma non è tutto. Questa mattina ho anche provato uno struggente rimpianto e malinconia. Molte coppie, il sabato sono a casa dal lavoro e vanno insieme a fare la spesa….
Ne ho incontrate alcune giovani, anche con la carrozzina col bambino, altre meno giovani e altre ancora decisamente anziane, che camminano sostenendosi spesso a vicenda, ma ancora insieme.
Quando ciò succede, mi sento ancora più sola, sola con la certezza che quando rientrerò a casa, non ci troverò più nessuno, nessuno al quale dover preparare il pranzo o dire anche un semplice “j’arrive!!!” come ero usa fare quando rientravo e trovavo mio marito ad attendermi….
E, sai una cosa? Un paio di notti fa l’ho sognato e avevo preso nota che aveva bisogno che gli comprassi qualche paio di mutande…. Ebbene, stamattina al mercato, quando ho visto una bancarella di biancheria intima, mi sono fermata ricordandomi che dovevo acquistare quelle mutande…. E’ sciocco vero????… ma anche questo, nonostante siano passati quasi due anni, è una forma di sentimento che tarda ad avere una sua reale presa di coscienza .
Scusa se ti ho raccontato queste cose, non so se riesci a capirle, forse si, ma solo un po’… Solamente chi le vive può capirle fino in fondo….»
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Buonasera Franz, se permetti, vorrei stringere in un forte abbraccio Elisabetta.
Purtroppo solo col pensiero, ma davvero sentito.
Ti abbraccio, Elisabetta
Mistral
Ps
Grazie Franz
Grazie Mistral… sai una cosa?
MISTRAL era il nic che mio marito aveva usato per il sito BBO del bridge….
Una strana coincidenza….
Le coincidenze appaiono sempre strane, ma chissà forse in fondo, in fondo non lo sono completamente…. mi piace pensare che siano segni di qualcosa che noi non comprendiamo.
Grazie
eli
Cara Eli, la vita non è solo quella che noi concepiamo (guardare, toccare, nutrirsi, dormire…) è soprattutto fatta di percezioni, di cose invisibili, e noi con i nostri
modesti “mezzi” non riusciamo a “sentire”.
Quella che noi viviamo è solo la punta di un iceberg, l’altra, quella vera, è sommersa.
Un abbraccio col cuore
Mistral
Ps: Mi scuso per il nome, ma non so perché mi è
venuto spontaneo chiamarti Franz
Buona serata
Mistral
Va bene anche Franz 🙂
PS. Benvenuta e molto carini i tuoi versi e i tuoi racconti sul tuo blog.
Grazie per la tua gentilezza
A presto
Mistral
Cara Elisabetta,
voglio stringerti anch’io in un forte abbraccio. Vorrei poterti consolare ma, come ben dici alla fine del tuo messaggio che frz ha pubblicato, sono sensazioni che si possono comprendere a fondo solo se si provano. Però ti posso dire che a volte la solitudine è insita nell’animo umano e ci si sente soli anche se, tornando a casa, si può preparare un pasto per chi amiamo, rendendoci utili e, in un certo qual modo, dando un senso alla vita. Chi ci ha lasciato per sempre non può tornare indietro, anche se continua a vivere nella mente e nel cuore e forse anche l’amore si fa eterno in questo modo. Molto peggio è, invece, sentirsi soli perché l’amore in cui abbiamo investito tutte le nostre energie e che credevamo eterno ci sfugge … forse per sempre.
Buona domenica …. e un abbraccio anche a te, frz.
CIAO ELY, MI EMOZIONI NEL LEGGERTI , OVVIAMENTE MI RIPORTI INDIETRO NEL TEMPO QUANDO HO CONOSCIUTO ROMANO, ESSENDO PIU’ GRANDE DI ME HO PROVATO SUBITO UN GRANDE RISPETTO. TRAMUTATASI COL TEMPO IN AFFETTO PROFONDO, CI ACCOMPAGNAVA TUTTE LE ESTATI A COSTA PARADISO. LO RICORDO CON GRANDE SIMPATIA NEL MODO IN CUI ERO AI MIEI PRIMI PASSI COL BRIDGE NEL DARMI I SUOI SUGGERIMENTI, CON VOCE ALTERATA PERCHE DA ME PRETENDEVA . DICEVA :CHE ERO PORTATA. LO RICORDO QUANDO SPUNTAVA COL SUO MOTORINO PER PRENDERE I NOSTRI APERITIVI, CON ME E LA MIMI SI PERDEVA E CI DIVERTIVA TANTISSIMO NEI SUOI RACCONTI DEI TANTISSIMI VIAGGI CHE AVETE FATTO INSIEME, CAPIVAMO DALLE SUE PAROLE CHE TI HA DAVVERO AMATA TANTISSIMO ED ERI LA SUA ROCCIA , LA SUA LUCE ERA MOLTO ORGOGLIOSO DI TE! VEDI CARISSIMA ELY, BASTANO POCHE RIGHE PER SOFFRIRE DI SOLITUDINE E QUELLO CHE MI STA CAPITANDO A ME IN QUESTO MOMENTO PENSANDO A ROMANO , ALLA MIMI !MI MANCANO ELA SOLITUDINE MI STA ATTANAGLIANDO NEL RICORDARLI DESIDERO RICORDARLI CON I LORO BELLI BELLISSIMI SORRISI, E LE LORO GRANDI RISATE UN FORTE ABBRACCIO TANIA
Grazie Marisa, mi fa piacere avere così tante testimonianze di affetto e di amicizia.
E’ proprio quando pensi davvero di essere solo che ti accorgi di avere intorno tanta gente che ti vuole bene e questo bene lo sento anche quello espresso solo virtualmente.
Anche un abbraccio virtuale è un abbraccio che conta, e forse ancora di più: esso è legato a espressioni, parole, frasi e concetti che restano scritti e, proprio per questo li puoi rivedere, rileggere e riprovare il piacere di averli ricevuti.
Grazie
eli
Cara Elisabetta, nella posta ho ricevuto, tramite Frz, il tuo accorato scritto e anche se non ne sono destinatario non ho potuto fare a meno di leggerlo e commuovermi davanti a questo dolore così manifestamente espresso.
Purtroppo non esistono antidoti, i cicli della vita si avvicendano e la fatalità separa affetti e amori in modo crudele e definitivo.
Quello che mi permetterei di suggerirti è di non indulgere in questi penosi pensieri …certo non è facile ma dovresti provarci. Non cercare risposte che non esistono. I tuoi ricordi, pur sacri per te, finirebbero di toglierti quello che la vita, questo grande dono, ti potrebbe ancora riservare.
Quello che hai vissuto ti appartiene e nessuno potrà mai togliertelo o scalfirtelo.
Ma se per esempio pensassi di prendere in considerazione una qualche attività rivolta, per esempio, al Sociale, forse il tuo tempo o parte di esso potrebbe restituirti con un sorriso, magari di un bambino bisognoso, il senso della vita.
Volevo con questo dirti qualcosa di più concreto e non limitarmi ad esprimere quella solidarietà che umanamete provo nei tuoi confronti ma che, alla fine, esaurisce un po’ sterilmente la partecipazione alle tue sofferenze.
Un caro saluto
Vincenzo
@ Tania
Grazie Tania per le belle parole e per l’affetto che mi rinnovi del quale non dubitavo e che, più che mai ora, i bei ricordi lo rinforzano e lo fanno rivivere.
Grazie per aver accomunato a Romano anche Mimì e tutti gli altri che ci hanno fatto compagnia e che purtroppo come loro ci hanno lasciato…
Insieme abbiamo passato bei giorni e stupende ore, giorni e ore che rivivono oggi solamente nel ricordo che non deve farci soffrire, ma donarci ancora la gioia di un sorriso.
@ Vincenzo
Grazie anche a te per la testimonianza di affetto e gli amichevoli consigli.
In effetti questa solitudine cerco sempre di riempirla di tante cose e tanti interessi.
Fortunatamente la salute mi aiuta e le amicizie e gli impegni che cerco sempre di procurarmi mi riempiono quei vuoti che ora, più di un tempo, sono divenute voragini..
La tristezza e qualche volta le lacrime sono solo episodi che consumo lontano da tutti: quando sono con gli amici sono e sarò sempre gioiosa e disponibile alla buona compagnia e il sorriso sulle labbra non mi manca mai.
Sono contenta di averti rivisto sul sito di Franco… mancavi da tanti tempo…..
eli