Che pena.
Mi ha spezzato il cuore vederlo correre, cadere, rialzarsi per cercar di rimettersi ancora a correre e poi ricadere su quel prato verde. E questa volta per sempre.
Lui era Piermario Morosini, centrocampista del Livorno.
Di lui leggo: “La vita gli aveva regalato quasi niente. La morte si è presa tutto. A nemmeno 26 anni – li avrebbe compiuti il 5 luglio – aveva imparato a convivere con così tanto dolore che si fa fatica anche a immaginarlo. A quattordici anni un brutto male aveva portato via suo padre Aldo, due anni dopo la madre Camilla. Gli erano rimasti un fratello e una sorella più grandi, entrambi disabili gravi. Il primo si è suicidato pochi anni fa, la sorella è ricoverata da sempre in un istituto” (La Stampa).
Perché la vita a volte è tanto ingiusta?
PS. Forse era comunque la sua ora, ma il calcio non ha nulla da rimproverarsi? E il mondo dello sport?
Davvero una vita ingiusta e un destino crudele.
Spesso ci lamentiamo per le piccole ingiustizie che crediamo di subire e non abbiamo mai gli occhi abbastanza aperti per vedere le vere tragedie e ingiustizie della vita: quelle degli altri ci sembrano sempre meno gravi tanto siamo presi a commiserarci col nostro egoismo.
Morire a 26 anni su quel campo verde che avrebbe dovuto essere la speranza per un futuro finalmente guadagnato, una promessa di gioia dopo tante sofferte disgrazie, è stato per Piermario un ennesimo tradimento dalla vita.
Ciò mi ricorda il verso della poesia “A Silvia” di Leopardi in riferimento alla precoce morte dell’amata.
“Che pensieri soavi,
Che speranze, che cori, o Silvia mia!
Quale allor ci apparia
La vita umana e il fato!
Quando sovviemmi di cotanta speme,
Un affetto mi preme
Acerbo e sconsolato,
E tornami a doler di mia sventura.
O natura, o natura,
Perchè non rendi poi
Quel che prometti allor? perchè di tanto
Inganni i figli tuoi?”
La natura e la vita sono sempre una grande incognita: la prima ci lusinga, la seconda ci delude.
eli
Sante parole Ely.
UN GRANDISSIMO DOLORE CREDO PER TUTTI GLI ITALIANI , LA VITA E UN MISTERO , COME SEMPRE TI PONE DI FRONTE A QUESTE DOMANDE , E OGGI CI FA RIFLETTERE INTERIORMENTE A MILIONI DI ITALIANI CHE SEGUONO IL CALCIO, LA MORTE DI PIERMARIO HA SEGNATO QUESTA GIORNATA DI LUTTO.