La notizia:
Quest’anno, per la prima volta, i negozi resteranno (ma siamo sicuri che resteranno? n.d.r.) aperti il 25 Aprile e il Primo maggio per effetto della liberalizzazione del settore del commercio, introdotta dal governo Monti a gennaio. Ma il sindacato confederale non ci sta e ha indetto una serie di scioperi unitari per impedire che le saracinesche vengano alzate. Cgil, Cisl e Uil cercano alleati tra i consumatori invitando al boicottaggio dei consumi in quei giorni. (fonte: TGCom24)
Che dire? A me pare che questi non abbiano ancora capito niente. Non hanno capito che, se si vuol che l’economia dia un minimo segno di ripresa, bisogna lavorare di più e meglio per rendere disponibili prodotti e servizi al minor costo e tempo possibili.
E trasformano la Festa del Lavoro, in Festa dello Sciopero e del Boicottaggio.
Da non credere.
E poi pensiamo che nuovi investitori possano essere attratti da questo nostro Paese. Togliamocelo dalla testa.
E, allora? Tutti al Concerto. E vai con le canzonette !!!
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
SAI COSA MI DISPIACE TANTISSIMO PENSARE ALLE NUOVE GENERAZIONI, I RAGAZZI DI 20 ANNI ECCTE NON AVRANNO PIU’ NULLA, NE ARIA PULITA , NE LAVORO, NE AFFETTI, UN MONDO TUTTO DA RIFARE, INCOMINCIANDO DALL’ETA’ PREISTORICA !!!!!!!!!!!!
Speriamo di no. 🙂