Mariam, distesa sul divano, con le mani tra le ginocchia, fissava i mulinelli di neve che turbinavano fuori dalla finestra. Una volta Nana le aveva detto che ogni fiocco di neve era il sospiro di una donna infelice da qualche parte del mondo. Che tutti i sospiri che si elevavano al cielo, si raccoglievano a formare le nubi e poi si spezzavano in minuti frantumi, cadendo silenziosamente sulla gente.
“A ricordo di come soffrono le donne come noi” aveva detto. “Di come sopportiamo in silenzio tutto ciò che ci cade addosso.”
Questo passaggio è tratto da “Mille Splendidi Soli” di Khaled Hosseini (2007, Piemme) Sono capitato per caso su questo libro, leggendo che il suo autore, l’afghano Khaled Hossein, è stato il più venduto nel mondo nel 2008. Solo in Italia il ha realizzato un milione di copie e credo che questo successo sia del tutto meritato.
Il libro è bellissimo. L’ho letto in un giorno, tutto d’un fiato. Drammatico, sconvolgente, commovente sino alle lacrime. E’ talmente verosimile che, spesso, ci si trova a dubitare del fatto che gli eventi ed i personaggi non siamo persone realmente esistiti. E forse lo sono stati. Se non loro, molte altre come loro. C’è da chiedersi quante di queste storie siano tutt’ora attuali, anche se, alla fine si apre un piccolo spiraglio alla speranza.
E’ la storia di due ragazze afghane, Mariam e Liala. Entrambe, poco più che bambine, in tempi diversi e con diversi drammi alle spalle, finiranno spose dello stesso uomo che le costringerà ad una vita ai nostri occhi impossibile.
Sullo sfondo l’Afghanistan martoriato dalle guerre: dall’invasione russa, al lotte tra i mujahidin, alla conquista da parte dei talebani, agli americani e alle truppe ONU.
Dice ad un certo punto il libro: « meravigliandosi di come la storia di ogni afghano sia segnata dalla morte, dal lutto e da inimmaginabile dolore. E tuttavia, la gente trova un modo di sopravvivere, di tirare avanti.
C’è di che riflettere. La domanda è: che ne sarà nel prossimo futuro di questo martoriato paese? Delle sue donne e delle sue genti?
E’dello stesso autore il precedente: “Il cacciatore di aquiloni“. Leggo che è altrettanto bello, ma non so se avrò il coraggio di leggerlo. Questo mi ha fatto troppo soffrire e commuovere. Mio gradimento *****.
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(Questo il mio precedente post e questa la pagina dei libri letti recentemente)
Bellissimo, meraviglioso. L’ho letto dopo “il cacciatore di aquiloni” che è altrettanto bello e intenso. Sono 2 libri da non perdere assolutamente!
Sì, troppo bello. Cercherò di leggere anche l’altro…
Anch’io li ho letti tutti due e sono due libri da non perdere….
E’ una finestra aperta in un mondo lontano dal nostro modo di pensare e vivere….
Discriminatorio e crudele per il mondo femminile, ma anche tenero e pieno di sentimento… quel sentimento che al di là delle religioni, delle tradizioni e delle leggi, emerge sempre ed è insito in ognuno di noi.
eli
Sì, nelle donne, forse. Ma negli uomini…. Leggerò anche il primo, ma devo riprender fiato. 🙂
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