Il silenzio del ghiaccio di Tess Gerritsen – 2011, Longanesi
Maura Isles, famosa patologa, si trova in Wyoming per un congresso medico. E’ in crisi con l’uomo di cui è innamorata, Daniel, un prete cattolico combattuto tra l’amore e la fede, e decide di accettare la proposta dell’ex-compagno di college Doug, che la invita a unirsi a lui per un tranquillo weekend in montagna, con sua figlia e altri due amici.
Il Suburban su cui viaggiano,però, finisce fuori strada durante una tempesta di neve. Dispersi tra i boschi, lontani dal mondo, con i cellulari senza campo e la neve alta che continua a cadere, i cinque vanno alla ricerca di un posto dove passare la notte e, dopo ore di cammino, si imbattono in un inquietante villaggio, “Verrà il regno” dove gli abitanti sembrano tutti improvvisamente scomparsi nel nulla: nelle loro case la tavola è apparecchiata come se fossero in procinto di sedersi a cena, le finestre e le porte sono aperte e lasciano pasare l’aria gelida, fuori, giacciono morti sotto la neve gli animali domestici.
E’ questo l’inizio ricco di suspense di questo thriller che vedrà Maura in pericolo tra quelle montagne inospitali. Cercherà di rintracciarla e salvarle la vita, grazie al suo intuito che non la vuol creder morta, Jane Rizzoli, l’amica detective della polizia di Boston.
Riuscirà a rintracciarla? Qual è il mistero di quel villaggio disabitato. Chi è che cercherà di ucciderla?
Decisamente thriller che lascia continuamente col fiato sospeso, con una trama insolita e avvincente, ma anche, a mio avviso, con una piccola pecca: indugia troppo in macabre descrizioni di arti e corpi dilaniati. Mezza stellina in meno, per questo, al mio gradimento: ****
La scrittrice è l’americana Tess Gerritsen (1953), che ha abbandonato la carriera di medico per dedicarsi completamente ai thriller. Questo spiega, forse, quell’eccessivo indugiare di cui parlavo sopra. In precedenza, ha vinto il Premio Nero Wolfe con “Sparizione“, il Rita Award con “Il chirurgo” e ha scritto una decina di altri thriller. Le due protagoniste di questo romanzo hanno dato il nome alla serie televisiva Rizzoli & Isles.
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Memo: ricordo che questa è la pagina dei libri letti e questo è il precedente post.
Le descrizioni macabre delle quali parli….mi sa che mi impediscono di leggerlo!
Lo confesso, c’è stato un momento in cui sono stato tentato di abbandonare la lettura: poi la curiosità di sapere come andava a finire mi ha indotto a proseguire. E’ un peccato perché il thriller è molto ben pensato, ha grande suspense e un finale a sorpresa.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
Ciao Franz, mi piacciono i thriller, mi fa specie il macabro.
Però, mi hai incuriosita e …
Un sorriso serale per te
Mistral
Ricambio: DUE !!!
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Ps Un sorriso serale per te