Sono stato indotto alla lettura di questo libro dalla scheda di presentazione che riporta un parere del “Publishers Weekly”, secondo cui la protagonista del thriller, Vanessa “Michael” Monroe, non avrebbe nulla da invidiare a Lisbeth Salander di Stieg Larsson. Diciamo subito che non è così, pur se non mancano le analogie.
Ha, sì, un fisico apparentemente fragile, un carattere problematico, un notevole intuito e sa essere violenta e determinata, ma è meno accattivante e meno credibile ed opera per puro denaro. E’ un’eroina avventurosa un po’ alla Rambo.
Vanessa è cresciuta in Camerun da genitori missionari americani che hanno poi abbandonato lei e il Paese, ha un fisico asciutto e nervoso e un viso dalla bellezza misteriosa e androgina. Può scegliere se passare per uomo o per donna. Conosce molte lingue (troppe) e il suo lavoro sa risalire ad informazioni scomode, riservate, pericolose, per conto di chiunque sia disposto a pagarle.
Richard Burbank, ricco petroliere, le chiede di ritrovare Emily, la figlia adottiva di diciotto anni, scomparsa quattro anni prima mentre era in vacanza in Africa centro-occidentale.
Lei ritornerà così nei Paesi della sua difficile adolescenza e dovrà combattere contro chi ne ostacolerà le ricerche e contro ricordi che avrebbe voluto tenere sepolti nella mente.
La trama è interessante con un buon finale, ma il racconto ha, a mio avviso, qualche forzatura di troppo. Mio gradimento ***.
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(Questa è la pagina i libri letti e questo è il precedente post.)
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
terrò presente!
Sto leggendo l’ultimo di Camilla Lackberg, niente male, poi ti dirò.
quale, lo scalpellino?
No, “L’uccello del malaugurio”. E’ uscito da una decina di giorni. L’ho finito, molto bello. Ne parlerò sul blog.
questo mi manca, provvedo. più degli altri m’è piaciuto il primo, la principessa di ghiaccio. nel complesso non è malaccio come scrittrice!
Molto brava, secondo me.
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