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Come NON è cambiato il mondo !
Noi che nelle superiori andavamo a scuola facendo i doppi turni e che le classi erano separate. Maschietti al mattino e femminucce al pomeriggio a mesi alternati. I maschietti con i primi calzoni lunghi e le femminucce col grembiule nero dal collettino bianco, che per comodità veniva lasciato in classe, appeso alle spalliere.
Ed era così che nascevano i nuovi amori. Come? Ma con i bigliettini lasciati nelle tasche di quei grembiuli. “Questa dev’essere alta e pure bionda…. questa bruna, piccolina e rotondetta”. E via con la fantasia.
«Ciao, come ti chiami? Io Franco. Scommetto che hai gli occhi azzurri. Com’è andata questa mattina a scuola?» – diceva il primo bigliettino.
E funzionava?
Certo che funzionava.
Poi hanno detto che quei grembiuli erano sessisti e che costituivano una vera costrizione. Sì, ma poi ci son voluti trent’anni prima che inventassero internet, le chat e gli sms. Non credevate mica che fossero nati adesso?
Che nostalgia!
PS – Grazie Marisa, che col tuo post sui leggins, mi hai fatto risvegliare questi ricordi.
Molto carina questa cosa 🙂
Grazie.
Che periodo fantastico !!
Sì. 🙂
wow mi hai riportata indietro nel tempo….era bellissimo ai miei tempi la scuola,il grembiulino nero,i bigliettini di fidanzamento,e si festeggiavano i compleanni nelle case , ricordo il ballo del mattone 😀 CMQ IO VOTO PER IL GREMBIULE……ciao frz
Ciao, un abbraccio e buona settimana.
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
E chi se li scorda quei giorni? Il tempo ce li dipinge con colori che forse non hanno mai avuto davvero, ma è bello tirarli fuori dal cassettino del cuore e, per un momento, riviverli… abbelliti o no quegli anni sono quello che hanno fatto di noi ciò che oggi siamo e scordarli sarebbe tradire noi stessi.
Non ci pensavo da tanto, grazie per averrmeli fatti riviere.
Mon front est blanchi par le temps ;
[..]
Mais ta jeune et brillante image,
Que le regret vient embellir,
Dans mon sein ne saurait vieillir
Comme l’âme, elle n’a point d’âge.
(Alphonse de Lamartine – Souvenir)
Se vuoi, la trovi qui
Sembra decisamente interessante da leggere, grazie 🙂
Non c’è di ché 🙂