ATTENZIONE! Il mio weblog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità … insomma, scrivo un po’ quello che mi pare, su argomenti vari e quando ho tempo. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001. L’ Autore, cioè io, non ha alcuna responsabilità sui contenuti dei siti in collegamento, sulla qualità o correttezza dei dati, sui commenti dei lettori. Mi riservo, dunque, la facoltà di rimuovere le informazioni fornite da terzi qualora le ritenga offensive o contrarie al buon costume. Le immagini e i video (scaricati prevalentemente da YouTube), se ci sono, sono correlati agli argomenti di cui scrivo e provengono per lo più da Internet, quindi sono valutati di pubblico dominio. Qualora i soggetti proprietari fossero contrari alla pubblicazione non dovranno far altro che segnalarlo; in tal caso procederò ad una rapida eliminazione. © Riproduzione riservata. I testi, quando non diversamente esplicitato, sono opera mia, prodotto creativo della mia mente, quindi non riproducibili da terzi, specie se vengono spacciati per propri. Gli articoli si possono linkare ma solo nei siti di pubblico accesso, escludendo i social network (come Facebook, ad esempio) il cui accesso sia riservato e richieda una password. Nel caso in cui nei post io faccia riferimento ad articoli pubblicati sulla stampa nazionale e internazionale o in altri blog e siti presenti sul web, sarà mia cura citare la fonte e/o renderla accessibile tramite link.
Un’altra cosa che i accomuna i bambini di tutto il mondo, come il riso e il pianto…
Vero.
L’ha ribloggato su laprofonlinee ha commentato:
Noi ci lamentiamo delle nostre scuole, in cui manca tutto, persino la carta igienica, con le aule sovraffollate, i libri troppo pesanti da portare nello zaino e troppo costosi per i portafogli sempre più leggeri delle famiglie. Ma l’impegno che ci mettono quei bambini e ragazzi che non hanno niente e per i quali la scuola sembra essere l’unica ricchezza (e il peso della cultura si misura con i sorrisi e gli occhi spalancati per la curiosità e lo stupore) i nostri studenti, almeno molti di loro, non sanno nemmeno cosa sia. Tutti presi dall’i-phone ultimo modello e intenti a smanettare sulla tastiera per inviare messaggi asettici, a volte si dimenticano persino di sorridere alla vita e si dimenticano di essere felici.
E’ proprio vero: “Chi troppo ha….”.
Grazie, un bel commento, Marisa.
L’ha ribloggato su scuolafinita.