:
Non ho un gran feeling con questa scrittrice che pure va per la maggiore. Già tempo fa, su invito di alcune amiche, deluso da “Mare al mattino “, avevo iniziato a leggere questo “Non ti fermare” di Margaret Mazzantini, ma ne avevo interrotto la lettura dopo un ventina di pagine. L’ho ripreso in mano in questi giorni, e dico subito che ne è valsa la pena, su invito di Marisa e Barbara che mi hanno stuzzicato, segnalandomi una certa affinità con “Un uso qualunque di te”, di Sara Rattaro, che tanto mi è piaciuto e ho commentato in questo precedente post.
Anche “Non ti muovere” trae spunto dalla vicenda di un genitore infedele che si trova all’improvviso di fronte ad un figlio in pericolo di vita, ricoverato d’urgenza in ospedale e, in poche ore rivive la storia del proprio passato.
Qui è Timoteo, il padre di Angela, che ripercorre la propria storia d’amore con l’amante, Italia, risalente al momento in cui Angela venne al mondo. Non posso aggiungere molto per non svelare la trama, ma posso dire che la figura di Italia è tenerissima e che lo sviluppo della vicenda è diverso da quello del libro della Rattaro.
Il romanzo è coinvolgente ed emozionante, e mi ha tenuto costantemente incollato alle sue 295 pagine per due pomeriggi, ma ho fatto un certo sforzo per accettare – e in questo non mi pare che l’autrice sia stata particolarmente convincente – che un padre possa ripensare proprio in quel modo e di fronte alla figlia in pericolo di vita, ad una drammatica storia d’amore che ha messo a nudo tutte le sue complessità, contraddizioni e tentennamenti fonti di comportamento non del tutto comprensibili.
Il libro è ben scritto e di rapida lettura, anche se con qualche passaggio un po’ troppo costruito alla ricerca di termini e situazioni ad effetto.
Complessivamente il mio gradimento è, comunque, tra le tre e la quattro stelline: ***/****.
.Memo:
I links del mio blog per i libri letti:
– I precedenti commenti
– La tabella di riepilogo.
– Le cinque stelline
Vedi che ne valeva la pena? Però, come ho detto, mi pare l’unico romanzo della Mazzantini davvero azzeccato. Bello anche il film, interpretato e girato, naturalmente, da Castellitto con una strepitosa Penelope Cruz, irriconoscibile da quant’è brutta.
Se ne hai occasione (e se lo trovi ancora in commercio) leggi “Il catino di zinco”. A me è piaciuto, anche se non come “Non ti muovere”.
Sì, grazie, se trovo anche questo lo metto in lista, ma adesso devo cambiare un po’ genere se no mi abboffo 🙂
Non so nemmeno io il perchè,ma la Mazzantini non mi ha mai incuriosito tanto da leggere qualcosa di suo.
Ho l’impressione che mi annoierebbe a morte!
Ciaoooooo
E’ una scrittrice importante. Anche se npn è la mia preferita, non mi sentirei di consigliarti di non fare almeno un tentativo.
Ho visto il film, con Penelope Cruz, bellissimo. 🙂
Della Mazzantini ho invece letto “Venuto al mondo”, che ho trovato molto molto bello.
Mi chiedevo chi avesse potuto interpretare Italia….
“Venuto al mondo è un gran successo, magari lo leggo, ma per il momento cambio genere.
venuto al mondo è un libro interessante, ma non ti muovere non l’ho neppure letto. penso che mi condizionerebbe, nella lettura, l’aver visto il film, bellissimo, con la cruz. della mazzantini ho un ricordo davvero particolare. ero in fila per farmi autografare venuto al mondo. lei è una persona molto schiva e distaccata e aveva come paravento la sua editor, che smistava le attese e gli autografi. quando è arrivato il mio turno le ho chiesto se poteva dedicare quel libro a mio marito – che in quel momento non era presente. l’editor ha subito detto che non era possibile. lei, invece, ha sollevato la testa, mi ha regalato un brevissimo sorriso, e mi ha chiesto il nome a cui dedicare quella copia 🙂
Carina lei, davvero.
Ciao
Bellissimo questo romanzo
Pure io ti consiglio venuto al mondo!
Ok. lo metto in lista, ma non ora. Crisi da rigetto? 🙂
Secondo me invece c’è una logica nel rievocare quella storia in quel momento, ed è proprio in quel “non ti muovere” che dentro di sé intima alla figlia che sta rischiando di andarsene, e che gli richiama irresistibilmente alla memoria l’altro “non ti muovere”. E forse anche, proprio perché si trova di fronte a questa figlia che potrebbe anche non farcela, una sorta di bisogno di “fare pulizia” dentro di sé.
A me quell’accostamento tra i due “non ti muovere”, così come quel “far pulizia dentro di sé”, sanno tanto di scusa buona per raccontare una storia d’amore. Bella, per altro, anche se i comportamenti di lui mi sembrano del tutto incoerenti. Possibile poi, che in quei momenti un padre non pensi mai alla figlia bambina, adolescente. Che padre è? O meglio che uomo è?
Lui mi ha fatto talmente incazzare che non ho apprezzato né il libro né il film: un uomo di merda.
Tanto per dire pane al pane e vino al vino…. Ah, ah… 🙂 Sei unica.
Beh, su questo veramente sono tutti d’accordo: papale papale! 😉
Non ho letto il libro ma ho visto il film e mi è piaciuto molto.
L’accompagnamento poi della canzone “un senso” di Vasco Rossi l’ho trovata estremamente struggente e azzeccata….
Il film, come ho detto è molto bello, ben interpretato e umano. Si umano, perchè è insito nel sentimento umano anche l’amore che esula dai sentimenti che dovrebbero per logica non essere nè calpestati nè traditi….
Ho letto anche “Venuto al mondo” , non male, ma “non ti muovere” (forse il film lo ha più esaltato) l’ho trovato superiore.
Eli
Bene. Quando avrai un po’ di tempo leggi anche i libri della Rattaro, credo che ti piaceranno.