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Roberto è un amico. Ci troviamo quotidianamente al parco per la passeggiata con i nostri amici a quattro zampe e per scambiarci qualche commento sui fatti del giorno. E’ una persona semplice, 69 anni, un piccola pensione da ex lavoratore autonomo, il torto di aver lavorato tutta una vita per riuscire a mettere da parte qualche risparmio, abitare in una vecchia casa troppo grande e possedere un paio di appartamenti dati in affitto a inquilini che non gli pagano l’affitto da un anno. Lui però le tasse le paga tutte e l’IMU lo tartassa (anche sulla prima casa perché è troppo grande). Ieri se ne è arrivato con questa letterina di Natale. Col suo permesso la pubblico lasciando a voi ogni riflessione e commento. Dice:
Natale 2013
Caro Gesù Bambino,
Anche quest’anno è triste!
In un mese sono mancati Nelson Mandela, Rosanna Podestà, Peter O’ Toole, Gipo Farassino a noi torinesi molto vicino.
Abbiamo però la fortuna di avere ancora vicine persone ai vertici di Quirinale, Camera, Senato, INPS, Equitalia, ecc. e il nostro sindaco di Torino.
Vedi il volto segnato dalla sofferenza!
Eppure non disdegnano mai un aiuto. La disponibilità di un sorriso di conforto a tutti.
Dimenticavo di dirti che non essendo ancora finito l’anno….! sig! sig! sig! Sai non vorrei trovarmi impreparato a ulteriori aggiornamenti.
Con tanto tanto affetto e fiducia.
Tuo Roberto T.
Vorrei poter dare a Roberto l’indirizzo di quel “Gesù Bambino” dove inviare la sua lettera…
Questa lettera è semplice e senza troppe richieste….
Un tempo le letterine di Natale si mettevano sotto l’albero.
E’ la sua una lettera che dovrebbero leggere coloro che purtroppo però da quell’albero non scendono mai per vedere cosa c’è sotto e resterà una lettera mai arrivata, mai aperta e soprattutto, mai letta.
eli
“.. e soprattutto mai letta..” Sì, proprio così.