“Portami a ballare” di Giovanni Ricciardi è il quarto romanzo di una serie che ha come protagonista il riflessivo commissario all’italiana, romano, Ottavio Pozzetti.
I tre precedenti sono stati pubblicati in un unico volume “Le indagini del Commisario Ponzetti” che contiene I gatti lo sapranno, Ci saranno altre voci e Il silenzio degli occhi.
Anche qui siamo a Roma ed è arrivato il momento di andare in vacanza. Le valigie sono pronte e la famiglia lo aspetta per la villeggiatura, ma ecco che l’omicidio di un giovane scrittore AndreaPerfetti, che sbarca il lunario facendo il ghost writer e collaborando con vari politici per i loro discorsi, lo trattiene in città.
Il delitto avviene nel quartiere san Giovanni e ne sono coinvolti un famoso ballerino di tango argentino, Marcelo Morin, di cui Perfetti, da ghost-writer, ha scritto un’autobiografia e una misteriosa donna dai capelli rossi e con l’accento anglosassone che sembra avere avuto contatti diretti con entrambi i personaggi.
Il commissario indagherà e per venire a capo della vicenda e gli darà una grossa mano il fido ispettore Iannotta, sua spalla ideale, che esprimendosi in romanesco con semplicità e immediatezza, ne interpreta i pensieri e lo supporta.
Pozzetti è, come dire, un commissario all’italiana e non aspettatevi, quindi, un poliziesco d’azione. Ma la vicenda è intrigante, una specie di gioco di specchi dove ruoli e identità si confondono e niente è come sembra. Il suspense non vi toglierà il fiato ma la lettura è piacevole e il colpo di scena finale non è niente male.
Mio gradimento ***
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti commenti
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Avevo iniziato il primo mi pare ma non credo di averlo terminato,lo riprenderò dopo il tuo post!
Molti romanzi ora li ho in ebook e la lettura è più come dire….fai prima ad abbandonare se subito non ti piglia !
Vero, l’ebook ti vincola meno alla lettura di un libro se l’inizio non ti arrapa, ma questo è leggibile con un buon finale. 🙂