Glenn Cooper (8 gennaio 1953) è uno scrittore statunitense i cui libri sono stati tradotti in 31 lingue e hanno venduto milioni di copie.
“La biblioteca dei morti” è il suo romanzo d’esordio ed è anche il primo della “Dead Trilogy”, che comprende “Il libro delle anime” e “I custodi della biblioteca”.
Ne è protagonista un agente speciale dell’FBI, Will Piper, che qui si trova ad indagare sul caso di sei persone che hanno ricevuto una cartolina anonima con su riportato il disegno di una bara e la data. In quello stesso giorno moriranno, tutte in maniera diversa e imprevedibile: colpiti da un malore, coinvolti in una sparatoria, investiti da un mezzo,etc. Will Piper indagherà alla ricerca del possibile omicida e quando crederà di averlo individuato, verrà inspiegabilmente sollevato dall’incarico e si troverà in pericolo. Ma proseguirà nelle indagini e scoprirà il segreto gelosamente custodito da secoli della Biblioteca dei Morti. Un segreto che origina nell’anno 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai monaci per pietà, prese una pergamena e iniziò a scrivere un’interminabile serie di nomi affiancati da numeri.
Lo spunto è interessante ma confesso che ho avuto difficoltà a seguire i frequenti salti temporali e non tutti i numerosi personaggi mi sono parsi credibili. Non manca una piccola storia d’amore e si fa riferimento a un fatto storico quando Winston Churchill, cioè, del Febbraio 1947 si trovò a dover prendere una dolorosa ma inevitabile decisione.
Il romanzo non è privo di suspense, ma non si può definire come thriller e il racconto mi ha spesso incuriosito ma non coinvolto a fondo.
Mio gradimento **/***
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti commenti
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Eppure sembra intrigante…
Intrigante lo è.
Questo romanzo mi incuriosiva, come pure altri titoli dell’autore e qualche amico lettore mi diceva che era meglio partire da questo suo primo libro prima di leggerne altri. Sono quindi contenta di trovarlo qui recensito.
PS. Ho letto “La circonferenza delle arance”, direi che sembra più “rosa” che “giallo”, ma mi ha divertito e rilassato. Sono alle prese con “Io e Marley” e continuo a pensare che il mio animale sia il gatto!! 😉
Certo, “La circonferenza delle arance” è più rosa che giallo, ma non è male e qualche sorriso lo strappa. “Io e Marley” è più adatto a chi ama i cani, ma penso che possa piacere a chi apprezza tutti gli animali. Sulla “Biblioteca dei morti” posso aggiungere che ha avuto un notevole successo editoriale ed ha qualcosa di particolare, ma non mi ha entusiasmato e penso che nel campo dei thriller si possa trovar di meglio. Come sempre la mia è una valutazione del tutto personale.
A me è piaciuto molto come pure gli altri con Piper.
Ho letto pure gli altri,non mi è piaciuto il marchio del diavolo.
Buona serata
Mi fa piacere, sono contento che ti siano piaciuti. Può anche essere che sia io a non essere in gran forma.
Buona giornata,