“Ad occhi chiusi” di Gianrico Carofiglio è il secondo dei cinque, finora, casi della serie dell’avvocato Guerrieri.
Lei, “Suor Claudia”, è una suora molto particolare: alta, forte, è istruttrice di Wing Tsun, un arte marziale cinese molto efficace, e gestisce una casa rifugio per donne violentate.
Vestita con un giubbotto di cuoio nero e un paio di jeans, una sera, si presenta nello studio dell’avvocato Guerrieri per chiedergli con aria quasi minacciosa, di assumere la difesa, che altri avvocati hanno rifiutato, di una donna, Martina Fumai, che è stata oggetto di stalking da parte un famoso balordo, tipico esponente della cosiddetta Bari bene. Il problema è che lo stolker, Gianluca Scianatico, è figlio di Ernesto Scianatico, presidente di una delle sezioni penali nella corte d’appello. Uno degli uomini più potenti della città.
Su di lui, sulle sue amicizie, sui suoi affari extragiudiziari, si era detto praticamente di tutto. Sempre a bassa voce, nei corridoi del tribunale o altrove. Si raccontava di esposti anonimi, su tutta una serie di faccende che lo riguardavano, in modo diretto o indiretto. Si raccontava che qualche avvocato e anche qualche magistrato avesse provato a denunciarlo. Si sapeva che tutti questi esposti, anonimi o firmati che fossero, non avevano prodotto nessun effetto. Il presidente Scianatico era uno che sapeva guardarsi le spalle.
Conclude Guido Guerrieri:
Una delle idee più stupide che potessero venire in mente ad uno che faceva il mio lavoro – l’avvocato penalista a Bari – era di mettersi contro di lui. Più o meno la metà dei processi, dopo la sentenza di primo grado, passava nella sua sezione per il giudizio di appello. Cioè più o meno la metà dei miei processi passava in quella sezione per il giudizio di appello. Mi si stava spalancando davanti un futuro professionale radioso, pensai. “Complimenti Guerrieri – dissi poi a voce alta, come mi capitava, sin da bambino, quando i pensieri diventavano troppo rumorosi – ancora una volta hai trovato un casino in cui infilarti. Hai passato la fatidica soglia dei quaranta ma la tua attitudine a a ficcarti nei guai, di ogni tipo, ordine e grado rimane assolutamente intatta. Bravo”.
Parte così la nuova coraggiosa impresa di Guido Guerrieri, avvocato penalista in quel di Bari, per un nuovo legal thriller all’italiana che ci farà incontrare, tra gli altri, tipici personaggi del sistema giudiziario quali la coraggiosa PM, l’avvocato grasso e di successo, il giudice che teme le complicazioni, e così via.
La scrittura è piacevole ed efficace, la trama è realistica e accattivante, il finale è bello e imprevedibile (anche se un po’ amaro).
Mio gradimento ****, quattro stelline ben meritate (nonostante un inizio un po’ troppo stile fiction rosa).
(*) della stessa serie, sul mio blog, “Testimone inconsapevole”, che lo ha preceduto e il recente “La regola dell’equilibrio”
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Lo voglio leggere assolutamente!
Leggilo, ne val la pena; credo che ti piacerà.
Ti ho mandato una mail, dimmi se vuoi che te lo procuri. Buona Domenica.
Temo di aver letto un po’ tardi questo commento! Eheheheh. Grazie però! 🙂
E’ comunque un piacere sapere che ti posso essere stato utile. Buon ANNO.
Grazie, anche a te! 🙂
Ciao
Il personaggio di suor Claudia è uno dei più belli tra quelli che incontriamo nei suoi romanzi,non ricordo se Tancredi,altra figura che mi piace molto, si trova già in questo libro,
Della Gallego hai pure il terzo?😃
Ciao e buona giornata☕️
Sì, suor Claudia è strepitosa. Tancredi c’è, ma ha un ruolo minore. Della Gallego ho “Quota 33” Che ho appena iniziato, ma mi sta un po’ deludendo, per ora, e “Doppia Ombra”, che non ho letto.
Buona Domenica, col sole.
Si quota33 in alcuni punti è noioso ma ho letto qualche pagina del secondo e per ora mi piace,se trovo il terzo te lo scrivo!!😉
Il ☀️sta uscendo ora!
Buon sole !!!! 🙂