“Doppia ombra” è il secondo romanzo della serie “Storie di una Procura imperfetta”, di Roberta Gallego. Si è aggiudicato il premio “La Provincia in Giallo” 2014 e fa seguito a “Quota 33”, di cui ho parlato in un post precedente, confermandone la struttura portante: una storia centrale con il contorno di storie minori che ci fanno assaporare l’aria che si respira quotidianamente nelle Procure del nostro Paese. Aria che l’autrice, sostituto procuratore a Belluno, conosce certamente bene.
La presentazione:
Questa volta il sostituto procuratore Alvise Guarnieri e il suo team di investigatori affrontano il mistero di un delitto consumato nell’alta società della piccola provincia di Ardese: la vittima è un noto farmacista, trovato morto nella sua villa. Apparentemente il crimine sembra di facile interpretazione: il corpo torturato e mutilato, gli ambienti depredati, un caso analogo avvenuto poche settimane prima sull’altra sponda del lago… tutto sembra indirizzare le indagini verso la criminalità organizzata di origine straniera. Ma spesso le apparenze ingannano, e così l’indagine si addentra fra ombre e misteri della vita della vittima, in una ragnatela gotica di relazioni inconfessabili e drammatici segreti.
Intanto, nell’ambiente naturalmente accidentato della Procura di Ardese, una serie di personaggi minori è protagonista di storie minori, ma non meno incisive: il maresciallo Alfano, dopo la disperazione seguita alla morte della figlia, si interessa di nuovo alla vita, e alle donne; l’ispettore della Squadra mobile Manlio De Oliveira scandaglia il pozzo nero della vecchiaia abbandonata negli istituti per anziani; il sostituto procuratore Agostina Arcais si misura con un delicato caso di obiezione di coscienza; e la collega Silvana Grimaldi affronta una giornata professionale di ordinaria follia…
Che dire? Come prevedevo concludendo il commento del libro precedente, una volta fatto il callo all’ intelaiatura che presenta l’intercalare di brevi capitoli dedicati a storie minori con quelli che costituiscono la storia principale e presa la mano con la conoscenza di tutti i vari protagonisti, il libro diventa certamente più godibile e se ne può meglio apprezzare sia il contenuto giallo del racconto centrale, che ha una buona trama e un logico finale, sia il contenuto romanzato dei vari episodi minori, talvolta anche divertenti.
Il tutto anche se mi pare che il tutto finisca col peccare un po’ di ritmo e continuità e che talvolta il linguaggio ecceda un po’ in tecnicismi e termini da addetti ai lavori.
Mio gradimento da tre a quattro stelline (***/****).
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Direi da tenere in considerazione!
Sì. Buona Domenica.
Ciao
Vedremo il terzo…
Buona giornata di ☀️☀️☀️
OK, buona giornata anche a te..
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