E’ il giallo del momento e diciamo che è un giallo particolare, uno di quelli in cui finisci per fare il tifo per l’assassino, che pure è un tipaccio da detestare, un inguaribile millantatore, opportunista, egoista, cinico, crudele, ma dotato di una buona dose di humor e di inventiva.
Lui, l’assassino, è Henry Hayden, il protagonista di “La verità e altre bugie”, romanzo d’esordio di Sascha Arango , 55 anni, di professione sceneggiatore in Germania, nato da madre tedesca e padre colombiano.
Henry Hayden ha un passato oscuro: la sua infanzia, termina a nove anni con la sparizione della madre e la caduta dalle scale del padre; non ha mai brillato negli studi eppure a 35 anni ha firmato romanzi che hanno venduto oltre dieci milioni di copie. Il primo romanzo, dal titolo Frank Ellis, Henry lo aveva trovato avvolto in una carta da forno, sotto il letto di Martha, mentre, afflitto da una martellante emicrania, cercava il suo calzino sinistro per uscire di soppiatto da una stanza sconosciuta, come gli capitava spesso.
«La letteratura non mi interessa» dichiarava Martha sull’argomento, «io voglio solo scrivere.»
A parte Henry, soltanto Martha sapeva che lui non aveva scritto neppure una singola parola di quei romanzi.
E lui l’aveva sposata e ci pensava direttamente a pubblicare i romanzi spacciandosi per l’autore.
Il problema è Henry aveva un’amante, Betty, nel frattempo rimasta incinta. Liberarsi di Betty o di Martha, la gallina d’oro. La scelta è ovvia ma……
Qui mi fermo e non vi dico più nulla.
Il thriller ha ricevuto molti consensi da parte della critica:
- «Il romanzo più bello che leggerete nel 2015. L’ha scritto Sascha Arango, debuttante assoluto» Antonio D’Orrico, Sette – Corriere della Sera
- «Raramente mi capita di essere pienamente convinta di un romanzo, soprattutto se è un thriller. Ma La verità e altre bugie è un page-turner» Brunella Schisa, Il Venerdì di Repubblica
- «Per la critica il miglior esordio della stagione. Molto applaudito, Arango ci dà il ritratto di un bugiardo perfetto» Ranieri Polese, Corriere della Sera
- «Henry Hayden è la più affascinante incarnazione del male dai tempi di Mr. Ripley di Patricia Highsmith» Die Welt,.
A mio gusto si tratta un buon prodotto, con un bell’intrigo e molti i colpi a sorpresa; ho trovato un po’ debole il finale e mi pare che questo peana d’elogi sia un po’ eccessivo.
Una lettura comunque interessante. Mio gradimento ***/**** (A Voi il giudizio finale).
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Sempre interessanti leggerti!
Grazie, vale lo stesso per me.
È la prima volta che ne sento parlare…dalla copertina mi pare Marsilio e di solito i suoi giallisti sono bravi! Me lo segno!
Buona serata
Sì segnatelo. Sono curioso di sapere cosa ne pensi. Buona serata anche a te.