E’ in libreria da un paio di settimane, fresco di stampa, ed ha già scalato le classifiche di vendita.
E’ ”Sangue e neve”, l’ultimo successo di Jo Nesbø, all’estero pubblicato anche con lo pseudonimo di Tom Johansen.
Siamo a Oslo nel gelo invenale del 1977. Olav, il protagonista, è un “liquidatore” di persone, un killer con un cuore d’oro e un debole per le donne. E’ dislessico e di sé dice: «non riesco a guidare piano, sono tenero come il burro, mi innamoro con troppa facilità, perdo la testa quando mi arrabbio e sono una frana in aritmetica. Ho letto un po’ di tutto, ma so poco o niente che mi potrebbe tornare utile. E scrivo piú adagio di quanto cresca una stalattite. Uccido per lo più il genere di uomini che se lo merita e non devo fare calcoli complicati.»
L’ambiente è quello del mondo della criminalità in lotta per il controllo del mercato della droga.
Olav riceve l’incarico di uccidere Corinne, la moglie infedele di un boss, ma, ahimè, Corinne è troppo bella e Olav sceglie, invece, di ucciderne l’amante. Sarà un grosso errore …
Questo l’intrigo base del thriller che, per la verità, non mi ha troppo entusiasmato: non amo i toni troppo forti e la figura di Olav mi è parsa molto contraddittoria. Peraltro il racconto ha un buon ritmo e il vantaggio della brevità, solo 142 pagine.
Qui, , sul sito della Einaudi, potrete trovare il primo capitolo .
Mio gradimento ***
[Aggiornamento: A pag. 2 il commento di Antonio D’Orrico per La Lettura del 26 Aprile]
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Con Nesbo mi sono fermata al primo che ho letto “il pettirosso” non mi era piaciuto e non ho più preso niente!
Buona domenica!!
Non piace troppo neppure a me, ma questo era breve…
Buona Domenica anche a te.
Aggiornamento: A pag. 2 ho inserito il commento di Antonio D’Orrico per La Lettura del 26 Aprile