“L’ultima notte bianca” e “L’orchestra del Titanic” fanno seguito, a un anno di distanza uno dall’altro, a “Una piccola storia ignobile” della quale ho parlato QUI, andando a formare la trilogia di dedicata a Anna Pavesi, psicologa di professione e investigatrice privata per passione.
“L’ultima notte bianca” (221 pag.) è ambientato a Torino nei giorni delle Olimpiadi Invernali del 2006 e la sfavillante gioia della città fa da contrasto al mondo della droga nel quale opera Germana, un’operatrice sociale che lavora in un centro di accoglienza per tossicodipendenti e improvvisamente sparisce senza lasciar traccia di sé,
“L’orchestra del Titanic” (313 pag.) è invece ambientato in Tunisia, in un villaggio vacanza dove una turista, Aurora Melzi , è accusata di aver ucciso un animatore con un coltello e ora giace sotto sedativi in un letto d’ospedale e non ricorda nulla di quanto può essere successo. Lo sfrenato lusso del villaggio vacanze contrasta con le umili condizioni di vita della gente locale. E’ l’orchestra del Titanic l’orchestra che suona mentre tutto intorno è l’apocalisse,
Entrambi i racconti sono ben strutturati, hanno buon ritmo e si leggono con interesse. Dominante è la figura della protagonista che però di romanzo in romanzo perde un po’ di smalto. Dirà l’autore in «Ho concepito Anna Pavesi come un personaggio autonomo in evoluzione, sta invecchiando e il suo stato d’animo muta. Inizialmente era diventava investigatrice per caso, in questo libro viene incaricata di occuparsi di un’indagine e diventa sempre più attenta». E aggiunge – «ora è diventata più serena. La storia con Marco comincia a funzionare e il futuro è più sereno»
Già… ma le donne, quelle degli altri, ci stuzzicano di più se sono anche un po’ non dico mignotte, ma deboli in balia delle tentazioni.
Da leggere, comunque. Mio gradimento ***/**** (tra le tre e le quattro stelline).
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Spero di poter leggere presto nuove avventure! Ma a quanto pare per ora l’autore l’ha lasciata lì !
Ciao 🤗
Sì, credo proprio che sia così.