“Tempesta di neve e profumo di mandorle” è il nono* dei dieci volumi di Camilla Läckberg, l’ultimo pubblicato in Italia.
Siamo sempre Fjällbacka, paese natale dell’autrice, e ritroviamo alcuni dei personaggi che hanno caratterizzato il successo della fortunata serie. Lo stile è sempre quello, asciutto e accattivante, ma il contenuto è decisamente diverso: non un racconto complesso e articolato come i precedenti ma una raccolta di cinque semplici storie legate tra loro dal fattore sorpresa di un insolito finale.
SOGNANDO ELIZABETH è il primo racconto.
Il matrimonio di Malin con Lars è in crisi e per recuperarlo i due decidono per una vacanza in barca a vela. Vengono colti da una furiosa tempesta in mare aperto e lei viene assalita dal dubbio che Lars abbia assassinato la prima moglie, Elizabeth, facendola cadere in acqua, anni prima, proprio nel pieno di una tempesta.
Segue IL CAFFE’ DELLE VEDOVE
Marianne gestisce un piccolo locale, il Caffè delle Vedove, dove offre, con biscotti e ciambelline, la sua “specialità della casa”. Indaga Eva Wärn, con particolare interesse.
Poi UNA MORTE ELEGANTE
Una donna viene assassinata nel retrobottega di un negozietto di abbigliamento vintage che aveva aperto, solo qualche settimana prima, con i quattrini ereditati dalla morte del marito. Ci sono tante cose belle e costose in quel negozietto. Una in particolare ….
Quindi UNA GIORNATA INFERNALE
Un adolescente vittima di bullismo è giunto al massimo della sopportazione e, disperato, ha meditato una strage per vendetta. Accanto a lui, sulla stessa panchina, si siede Patrick Hedström nella in una giornata più brutta della sua vita, dove tutto gli è andato storto.….
Per finire con TEMPESTA DI NEVE E PROFUMO DI MANDORLE, che è il racconto più lungo del libro, del quale ne occupa circa i due terzi, e al quale dà il titolo.
Lo scenario è quello classico che più classico non si può: una famiglia si ritrova su un’isola che viene colta da una furiosa tempesta che impedirà per giorni di comunicare col mondo esterno. Tutti si odiano e il vecchio ricco patriarca, Ruben, muore avvelenato col cianuro e non sarà il solo. Indaga Martin Molin, trovatosi lì su invito della fidanzata, Lisette, nipote di Ruben.
Solo centocinquantanove pagine, non il miglior prodotto di questa autrice, ma una intrigante lettura per un po’ di relax.
Mio gradimento ***/**** ( da tre a quattro stelline).
(*) I precedenti della Läckberg, tutti sul mio blog: La principessa di ghiaccio (2010), Il predicatore (2010), Lo scalpellino (2011), L’uccello del malaugurio (2012), Il bambino segreto (2013), La sirena (2014), e Il guardiano del faro (2014) e Il segreto degli angeli (2015)
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Molto delusa…..aspettavo di poter leggere una avventura di Erika e invece…sarà che i racconti non mi piacciono….
Buona serata!😃
Non sei la sola, ma non posso dire che non mi è piaciuto per niente.
Ho letto i primi due libri e mi sono piaciuti. Ma per i racconti lascio …fatico davvero a legger i racconti! Buona settimana!
Forse ho usato il termine racconti impropriamente per definire queste brevi storie che hanno comunque la caratteristica del thriller. Ma conoscendo un po’ i tuoi gusti credo che tu abbia ragione nel dare, per il momento, priorità ad altri testi.
Buona settimana anche a te.