Ho iniziato a leggere questo libro non accorgendomi che si trattava di letteratura per ragazzi. Le prime pagine mi hanno però molto incuriosito: una fitta nebbia lattiginosa sta avvolgendo un piccolo paese e con il passare delle ore diventa sempre più fitta, tanto che si vede nulla alla distanza del classico un palmo di naso. Per di più diventa sempre più puzzolente e assume un brutto colore tra il verdastro e il marrone. Ma non è tutto. Le pagine dei calendari si sbiancano e spariscono le scritte che indicano le date e i giorni, la televisione non funziona più e gli orologi si bloccano: un po’ tutti perdono la nozione del tempo.
La voce narrante è quella di un bambino che ci racconta delle reazioni e dei problemi del suo papà e della sua mamma, dei compagni di scuola, della maestra e dei vari personaggi del paese.
Uno spunto interessante ma, a mio avviso, uno svolgimento che si prolunga troppo, diventa ripetitivo e non trova significativi colpi di scena.
L’ho letto, comunque, tutto sino alla fine, curioso di arrivare alle ultime pagine, dove il mondo finalmente riprende colore.
Il mio gradimento? Due sole stelline ** (forse non ho più l’età, anche se, come si dice, i vecchi ritornano sempre un po’ bambini).
-.-
Memo: nella categoria Libri :
– I miei precedenti post
– La tabella di riepilogo.
– Le mie cinque stelline
Sai che a me i suoi libri non piacciono molto, e so di andare piuttosto controcorrente. Qualche settimana fa è venuto anche nella mia città a fare la presentazione, ma ho sentito che effettivamente o piace o proprio non piace
Questo poi è un libro che mi sembra un po’ fuorisacco rispetto alla sua produzione. A me in genere non dispiace. Ti segnalo, ad esempio, “La verità della suora storta” (QUI) per un po’ di relax.