Non so quanto riuscirò a raccontare di queste mie (probabilmente) ultime Olimpiadi, ma qualcosa, giorno per giorno la voglio dire. O almeno ci voglio provare.
La prima è un augurio all’Italia: forza ragazzi e ragazze, siamo tutti con voi.
La seconda è un grazie all’organizzazione per il bel gesto di aver scelto di far accender la fiaccola olimpica a uno sfortunato atleta ai più pressoché sconosciuto o dimenticato: Vanderlei Cordeiro de Lima. Chi è costui? E’ il maratoneta che, ad Atene 2004, era in testa alla maratona quando, al km 35, uno squilibrato irlandese gli si buttò addosso. Lui ripartì, ma la concentrazione era andata. Finì terzo, dietro all’italiano Baldini e al nordamericano Keflezighi. L’ovazione del Panathinaiko fu una consolazione parziale. Quella del Maracanã forse ha chiuso la ferita.
E adesso avanti con le gare. A domani, con le prime medaglie.