E’ fresco di stampa ed è subito balzato in testa alle classifiche settimanali di vendita, ma, questa volta, Maurizio De Giovanni non mi ha pienamente convinto.
Sara Morozzi è il nuovo personaggio di questa nuova serie. Trent’anni da poliziotta, ora in pensione, ha lavorato in un’unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Non cura la sua immagine , ha i capelli grigi che sfiorano le spalle, pettinati in maniera anonima, le scarpe basse, il vestito scuro, una giacca leggera, una borsa morbida. . Minuta, sa rendersi pressoché invisibile nei luoghi pubblici ed è attenta osservatrice dei labiali e delle posture di chi la circonda. Su queste basa le sue indagini. Al suo fianco l’intraprendente Viola, sua nuora, che sta per renderla nonna e un poliziotto vecchia maniera, Davide Pardo, con un cane di grossa taglia per lui praticamente ingestibile. Va da sé che il vecchio poliziotto fa molta fatica ad adattarsi ai metodi di Sara.
La trama è semplice ma intrigante: una ragazza rea confessa di aver ucciso il padre padrone, assassina non è, e teme fortemente per la vita della propria figlioletta di sei anni ora affidata agli zii.
Non mancano dunque gli ingredienti per un thriller interessante, ma il ritmo non è stato per me sempre così coinvolgente e certe parti mi sono risultate un po’ ripetitive. Aspetto i prossimi episodi. Per questo tre stelline (***).
-.-
Maurizio De Giovanni (Napoli, 1958) è uno dei più affermati giallisti italiani. E’ l’autore delle fortunate serie del “Commissario Ricciardi” e de “I bastardi di Pizzofalcone”. Per saperne di più qui… (Wikipedia) e qui sul mio blog.