Sì ad internet durante gli esami

internet_e_reti_01

Che belllezza !!!

“Viene mantenuta la vecchia regola che gli studenti durante l’esame non potranno parlare, ma da ora potranno inviare messaggi di posta elettronica ad altre persone dentro e fuori la scuola, sara’ vietato chattare (si conta sull’onesta dello studente). Per il resto si potra’ consultare Internet, incluse le reti sociali tipo Facebook, per trovare le migliori risposte alle proprie domande”

Peccato che la notizia valga solo per la Danimarca.

Grrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!

Dichiara il ministro dell’Educazione, Bertel Haarder: “I nostri esami sono il riflesso della vita quotidiana nella scuola. Internet e’ indispensabile, anche per gli esami. Sono sicuro che nel giro di pochi anni la maggior parte dei Paesi europei ci imitera”.

Sarà mai così anche da noi?

La notizia è di fonte ADUC e la trovate qui

Questa voce è stata pubblicata in Scuola e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

8 risposte a Sì ad internet durante gli esami

  1. marisamoles ha detto:

    Per me quel Bertel Haarder si è bevuto il cervello. Se Internet contribuisse ad allargare gli orizzonti degli studenti e se servisse a migliorare il loro bagaglio culturale sarei la prima ad affermare la sua utilità in quel senso. Il fatto è che i ragazzi non sanno sfruttare le potenzialità del web, lo sfruttano e basta. Dovresti vedere quali domade rivolgono a Google (lo so dalla mia bacheca): capiresti che ad Internet chiedono solo di fare i compiti per loro.
    Quanto all’uso del web durante l’esame, è pura follia. Se già ora che in Italia non è permesso l’utilizzo del telefonino, riescono comunque a fregare le commissioni, se concediamo loro di collegarsi in rete sarebbe la fine. Se poi contiamo sull’onestà degli studenti … 😦

    • frz40 ha detto:

      Scrivere questo post e pensare a quale sarebbe stato il tuo commento era un tutt’uno. Bingo !!! 🙂

      Eppure, Marisa, la scuola Danese passa per essere la migliore al mondo. Come mai? Cos’hanno di diverso ?

  2. marisamoles ha detto:

    Probabilmente sono diversi i ragazzi.

    Bisognerebbe capire cosa vuol dire “scuola migliore”, se si basa sulle competenze degli studenti oppure sulla bravura degli insegnanti. Anche se sembrano due condizioni complementari, non è proprio così. Prima di tutto perché bisogna vedere se i docenti sono messi in condizione di sfruttare al meglio le loro competenze; in secondo luogo, bisogna capire quali sono i risultati ottenuti dai ragazzi nella loro carriera scolastica ma soprattutto quali sono gli strumenti di valutazione.

    La scuola italiana qualitativamente è migliore delle “sorelle” europee, se non altro i criteri di valutazione sono seri. E serietà significa anche non permettere ai maturandi di consultare Internet. A che pro? Devono fare forse una ricerca? e anche se così fosse, il lavoro di ricerca è laborioso e certamente non si riduce ad un copia-incolla come sono soliti fare i nostri studenti.

    😦 😦

    P.S. Grazie per pensare a me quando scrivi i post!

    • frz40 ha detto:

      Beh, “scuola migliore” vorrebbe dire molte cose.

      Ne cito solo alcune. Ad esempio:

      – che non dovrebbero esserci comportamenti opportunistici dei prof quando si fanno i test dell’ Ivalsi;

      – che Luca Ricolfi non dovrebbe affermare che “ La scuola ha smesso di insegnare” e che siamo nel pieno di una“Caporetto Cognitiva” ,

      – che Lietta Tornabuoni non dovrebbe scrivere articoli dal titolo “La scuola ignorante”,

      – che Mariastella Gelmini non dovrebbe dire”E’ davvero triste apprendere che in alcune scuole si sia deciso di non osservare il minuto di silenzio in memoria dei militari italiani caduti in Afghanistan

      – che al test PISA (Programme for International Students Assessment),g li italiani si sono piazzati mestamente al 26esimo posto su 41 paesi.

      – Che Marisa Moles non dovrebbe dire che troppi insegnanti hanno abdicato al loro ruolo di insegnanti-educatori

      O sbaglio?

      PS certo che penso a te. Ci metti tutto l’impegno nella scuola

      • marisamoles ha detto:

        I furbi ci sono dappertutto, non solo nella scuola. Ma fare di tutta l’erba un fascio è sintomo d’ignoranza.

        I vari Ricolfi e Tronabuoni dovrebbero tacere o perlomeno parlare dopo aver passato almeno un anno nelle aule scolastiche facendo quello che facciamo noi insegnanti: sputare pallini per ottenere qualcosa di buono dai nostri studenti.

        La Gelmini si riferisce a presidi di sinistra che si divertono a “disubbidire” per partito preso: anche questa è ignoranza, ma per fortuna la maggior parte dei dirigenti e dei docenti ignoranti non sono.

        I dati PISA nazionali non ci fanno onore, ma se guardi i risultati del nord-est, per esempio, sono superiori alla media europea. A volte penso che Bossi abbia ragione … ma poi mi pento.

        Le mele marce ci sono dappertutto, non solo a scuola. E poi la demotivazione è “giustificata” anche dallo stipendio che è al di sotto di tutte le medie europee, ad esclusione della Grecia. Va be’ che la nostra cultura è debitrice nei confronti della patria di Socrate e Platone …

        Continua ad impegnarti così! 🙂

  3. elisabetta ha detto:

    Non sono professore, ma mi schiero con Marisa: che razza di idea è venuta in mente al ministro dell’educazione danese???
    Il cervello quello non se l’è solo bevuto ma anche vomitato.

    Ma che istruzione possono incamerare gli studenti se agli esami potranno andare a consultare le conoscenze catalogate, elaborate o ricercate da altre menti?

    Da che mondo è mondo, lo “studio” significa “istruzione” e “istruirsi” significa arricchirsi di conoscenze, e queste conoscenze si devono comprendere, memorizzare, elaborare e sviscerare per poi poterle rendere proprie e mettere a ruolo.

    E rimanendo nel settore scuola, che razza di professori avremo in futuro se tali docenti avranno avuto un simile insegnamento?

    Trovo che internet sia un mezzo utile per esaudire molte curiosità e stimoli alla conoscenza di ciò che poco si conosce o addirittura si ignora…e io stessa, da quando navigo sul web, ne faccio notevole uso…

    Sii “internet” è una grande invenzione ed è il risultato di menti straordinarie che hanno certamente usato ed elaborato gli studi di teorie e tecniche con una “propria” notevole capacità intellettiva.

    Tutto sommato… a questo punto, posso dire: Viva la scuola italiana!!!!!

Lascia un commento