Ancora una volta il TG3 mi lascia basito. Come al solito.
Mi riferisco all’edizione delle 19, di ieri, 5 settembre ed in particolare agli ultimi due reportages sull’attuale Mostra del Cinema di Venezia.(Questo è il link).
Si tratta di due interviste. La prima è dedicata all’ attrice Tilda Swinton, la seconda al regista Michael Moore.
Né l’una, né l’altra fanno riferimento ai film che sono venuti a presentare a Venezia.
E di cosa parlano? Ve lo dico io.
Nella prima, l’intervistatrice del TG3 la definisce la Swinton “Scandalizzata per i pochi fondi che il nostro governo riserva alla cultura” e la Swinton dichiara: “Questa è la prova di quanto è (i congiuntivi cara traduttrice simultanea, i congiuntivi !!) importante la vostra cultura. Un regime oppressivo, e da straniera posso permettermi di definirlo oppressivo, la considera così importante e temibile da doverla colpire”.
Nella seconda Michael Moore ci informa della nostra “Situazione unica di un premier che ha poco rispetto per i media. Fatto curioso perché ne possiede molti. E’ chiaro che li ha comprati per controllare l’informazione”
Da parte mia non mi sorprendo affatto dell’operato del TG3. Non perde occasione per far la sua politica. Mi sorprendono invece le dichiarazioni dei due noti personaggi in cerca di consensi.
Da stranieri, vengono in Italia a caccia di gloria, si ergono a giudici dei fatti nosri e sputano nel piatto di chi li ospita. Ma cosa ne sanno? Si facessero un po’ gli affari di casa loro.
E tutti insieme: Ma come si permettono ?!?!
Non conosco la Tilda in questione ma Michael Moore sì.
Ha fatto un’equazione di primo grado per la situazione italiana che non conosce se non attraverso i media (appunto)
Meglio le sue equazioni di 4° grado sulla situazione in America, dove se non altro ha raccolto un bel po’ di informazioni.
Suggerimento per Michael: vieni a vivere per un paio d’anni qui da noi, magari in incognito con la barba, fai un po’ di dieta mediterranea, incontri un bel po’ di belle ragazze e magari cambi idea sul nostro paese…
Marins
Più che altro è una questione di educazione. Io non mi permetterei mai di andare in un Paese straniero a pontificare sui suoi problemi.
Ma la caccia di gloria fa fare questo ed altro.
Grazie per aver segnalato il link. Avevo visto il servizio di sfuggita. Lo stavo cercando per riascoltare l’intervista a Tilda Swinton. Un’ospite coraggiosa che ha colto l’occasione per dare voce al malcontento dei colleghi italiani e testimoniare la propria solidarietà.
Grande donna.
Dovere.
Anche se non condivido, per l’occasione, il modo con cui ha solidarizzato.
Grazie per il commento, comunque.