Rebloggo da Gli Intoccabili (LINK):
Il New York Times dedica articolo a Pavia capitale del gioco d’azzardo
A Pavia si riconosce la fama per l’università, per i suoi monumenti. Ma anche perché ha una slot ogni 104 abitanti. Il racconto sul New York Times
Si apre così la copertina dell’edizione internazionale del New York Times uscita oggi, 27 dicembre, e che uscirà domenica 29 nell’edizione americana.
“Rinomata per la sua università e per un celebre monastero rinascimentale, questa città della Lombardia 25 miglia a sud di Milano negli ultimi anni ha guadagnato un’altra più dubbia fama: è la capitale italiana del gioco d’azzardo”.
“Le slot e i video poker si possono trovare nei bar e nelle tabaccherie nei supermercati, nelle stazioni di servizio. C’è una slot ogni 104 abitanti”.
Non è l’unico record di Pavia. I pavesi sono quelli che in Italia spendono di più come puntata massima: 2900 euro. Ed è anche da record la spesa annua pro capite per giochi e scommesse: 1634 euro.
Ma non è solo Pavia, è l’Italia tutta che non ci fa una bella figura.
D’altra parte è notorio che il gioco è la risorsa dei disperati, e in Italia la disperazione non manca…
Proprio così. Dall’invenzione del lotto, la “tassa sui pirla” secondo Cavour, fino al bel crescendo dei giorni nostri.
Mi piace come l’hai scritto, non quello che hanno scritto.
Sembra un gioco di parole ma si può capire.
Hai cominciato bene l’anno?
…e allora continua così.
Quarc
Sì, si capisce benissimo.
Io bene e mi auguro tu altrettanto, teniamo duro 🙂
Un abbraccio
Anch’io ho cominciato molto bene… senza infamia e senza lodo. Mi sembra fosse così.
Mi piace l’aria di mare.
Buona continuazione.
Quarc
Mi dispiace solo per la povera gente. Che. Ci cade continuamente, indebitandosi. Fino a perdere. Anche la propria. Abitazione!! Buon Anno. Da San Pietro ! Oggi piu luminosa. E luminante che mai. Per tutti i popoli. Bacio
Bacio e a questa sera su BBO.
Non so come sia messa Udine in questa classifica ma anche qui di sale giochi e slot in bar e tabaccherie ce ne sono centinaia. Aprono le sale slot e i ComproOro … uno vende l’oro e poi va a giocare, così perde tutto e poi si trova punto e a capo, anzi, peggio perché nel frattempo se n’è andato anche l’oro di famiglia.
Imbecilli ma anche malati, oltreché disperati.
E’ uno sconcio che riguarda tutta la nazione. Col benestare dei governanti.
Sono d’accordo con Diemme, “il gioco è la risorsa dei disperati, e in Italia la disperazione non manca…”
Tra tante speranze, per tanta gente questo modo di poter risolvere i propri problemi è molto forte e facile, senza pensare che ancora una volta è sempre lo Stato che ci guadagna e il termine “tassa per i pirla” è azzeccato….
Ma è una tassa che dà emozione e speranza ed è questo che la distingue dalle altre.
Se si limita a pochi euro (senza rovinarsi) non vedo perché dover rinunciare a questa emozione e speranza, io stessa ogni tanto acquisto un “gratta-vinci”… è vero non ho mai avuto vincite che abbiano cambiato la mia vita… ma nel momento in cui gratti c’è sempre una (anche se infinitesima) speranza che così sia.
Mi dispiace però riscontrare che i giornali esteri cercano sempre nel nostro Paese ciò che è negativo….
Un tempo, quando si parlava dell’Italia, si esaltavano le sue bellezze, la sua cultura, la sua arte…. Ora principalmente i suoi difetti: ne escono le barzellette sulla sua politica, si pubblicano filmati e foto sul suo degrado ambientale (in special modo sporcizia e spazzatura non raccolta), ma quel che è ancora più triste è che noi stessi alimentiamo queste critiche e non siamo, come molti altri paesi Europei, più nazionalisti…
Dovremmo amare di più il nostro Paese e difenderlo anche se a volte è in difetto .
E per concludere con il tema gioco: mi chiedo, perché quando si parlava dei tanti Casinò: Las Vegas, Montecarlo, San Remo, San Vincent ecc. non ci si scandalizzava così tanto???
(anzi si guardava a questi luoghi come mete privilegiate)
eli
Concordo con quanto osservi, ma la colpa non + dei giornali esteri.