Il condominio con la puzza sotto al naso

Riporto una notizia di oggi, di fonte “La Stampa” (questo il link) “Sposa il portinaio, modella sfrattata”

Christina Ambers, 36 anni, qualche anno fa ha acquistato un appartamento al 340 East della 74ª Strada a New York.

Ha avuto il “torto” di innamorarsi e sposare Angel Rotgers, uno dei portieri del condominio il cui regolamento impedisce ai dipendenti, ex o meno, di risiedere nello stabile.

La cosa è seria perché il condominio è di tipo «co-op», dove i proprietari hanno il diritto di veto su chi acquista un appartamento e i proprietari rifiutano di accettare Angel tra i condomini.

La cosa è per vie legali.

Intanto le forme di ostracismo non mancano: “Christina e Angel non ricevono più posta né pacchi perché i portieri hanno ricevuto l’ordine di non consegnare loro più nulla. Gli stessi portieri si rifiutano di chiamare un taxi quando escono – anche se diluvia – e quando nel loro appartamento si è verificata una perdita d’acqua il «super», il capo dei dipendenti, si è rifiutato di ripararla con il risultato di rendere alcune stanze inagibili. Ma non è tutto: la moglie del «super» in un’occasione ha affrontato di persona Rotgers «colpendolo duramente», al punto da causargli una «contusione ai testicoli», come spiega la denuncia presentata in tribunale. “

Incredibile.

Ma accade a New York, negli Stati Uniti d’America.

Che l’Italia sia ancora il miglior paese del mondo?

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4 risposte a Il condominio con la puzza sotto al naso

  1. elisabetta ha detto:

    Le regole e i comportamenti di un condominio sono sempre materia di discussione.
    Molti sono i temi generati da tali regole e comportamenti e molti di tali regole e comportamenti sono davvero assurdi e portati all’esasperazione.

    Ricordo una causa del programma “Un giorno in pretura” con Rita Dalla Chiesa..
    Riportava il caso di una signora rimasta vedova di un non vedente che aveva ancora con se il vecchio cane-guida del marito e siccome nello statuto condominiale c’era il divieto di tenere animali in casa (avevano a suo tempo fatta una eccezione per l’inquilino non vedente), ora che lui era deceduto, imponevano alla vedova di liberarsi del cane o di lasciare l’appartamento e trasferirsi altrove.
    Ma dov’è finita, oltre alla ragione, l’umanità e l’amore per il prossimo?
    Ma ci pensi?
    Quella povera donna già addolorata per la perdita del marito, ora che le rimaneva solo il cane a ricordargli ancora quell’affetto avrebbe dovuto dire addio anche da questo amico rimastole per uno stupido regolamento che si sarebbe potuto, con un po’ di buona volontà e più senso di umanità, riprendere in esame cambiando quella regola o almeno continuare a eludere tale divieto come già fatto eccezionalmente in precedenza.

    Ricordo,con mio stupore e con l’indignazione di quasi tutto il pubblico presente in aula, il giudice ha dato ragione al condominio e la povera signora, prima di uscire ha dichiarato: “Mai mi separerò dal mio cane…. Cambierò condominio” ….

    Anche la giustizia a volte mi sorprende…. Sembra abbia due pesi e due misure….
    Si permette magari di liberare un assassino ma sfratta una vedova col suo cane per uno stupido regolamento.

    I sentimenti, anche in un’aula di tribunale si dovrebbero applicare sugli articoli del codice, ma non solo attenendosi alle righe scritte, ma cercarli tra le righe nascoste…

  2. patrizia ha detto:

    non solo all estero , ma tanti condomi anche qui nel veneto sono proibiti per regolamento agli exstracomunitari ….tutto il mondo è paese….

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