Unisciti a 317 altri iscritti
ATTENZIONE! Il mio weblog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità … insomma, scrivo un po’ quello che mi pare, su argomenti vari e quando ho tempo. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001. L’ Autore, cioè io, non ha alcuna responsabilità sui contenuti dei siti in collegamento, sulla qualità o correttezza dei dati, sui commenti dei lettori. Mi riservo, dunque, la facoltà di rimuovere le informazioni fornite da terzi qualora le ritenga offensive o contrarie al buon costume. Le immagini e i video (scaricati prevalentemente da YouTube), se ci sono, sono correlati agli argomenti di cui scrivo e provengono per lo più da Internet, quindi sono valutati di pubblico dominio. Qualora i soggetti proprietari fossero contrari alla pubblicazione non dovranno far altro che segnalarlo; in tal caso procederò ad una rapida eliminazione. © Riproduzione riservata. I testi, quando non diversamente esplicitato, sono opera mia, prodotto creativo della mia mente, quindi non riproducibili da terzi, specie se vengono spacciati per propri. Gli articoli si possono linkare ma solo nei siti di pubblico accesso, escludendo i social network (come Facebook, ad esempio) il cui accesso sia riservato e richieda una password. Nel caso in cui nei post io faccia riferimento ad articoli pubblicati sulla stampa nazionale e internazionale o in altri blog e siti presenti sul web, sarà mia cura citare la fonte e/o renderla accessibile tramite link.
Premetto che in tanti anni di insegnamento non ho mai avuto la “fortuna” di essere in servizio in una scuola utlizzata come seggio elettorale. Ma da mamma, quando avevo i bambini alle elementari, trovare qualcuno che me li tenesse è sempre stato un problema, non avendo né mamma né suocera né alcun parente qui. Quindi, capisco benissimo quei genitori che si sentono presi in giro dai famosi 200 gg di scuola che dovrebbero essere garantiti.
Da insegnante, però, mi chiedo come mai l’obbligo di servizio sia un obbligo per tutti, eccetto i docenti che hanno la scuola “occupata” dai seggi. E non mi sta bene per niente sapere che c’è chi se ne starà beatamente a casa per diciotto giorni (anche se in teoria non se ne può andare ai Caraibi, visto l’obbligo di reperibilità). E mi chiedo, quindi, come mai lo Stato paghi (anche se poco) gli scrutatori e i presidenti di seggio non impieghi il personale della scuola, a tutti gli effetti in servizio ma a casa per causa di forza maggiore. Allora m’indigno quando penso che in occasione delle assemblee d’istituto a volte devo fare sorveglianza perché sono comunque in servizio.
Brunetta dovrebbe occuparsi anche di questo problema.
E poi sarebbe anche ora che i seggi si tenessero altrove: le circoscrizioni comunali, gli uffici anagrafici, gli stessi locali del Comune andrebbero benissimo.
Non capisco perché gli unici a farne le spese siano proprio gli studenti che nemmeno votano (eccetto una piccola percentuale di maggiorenni, ovviamente).
Concordo al 100%
BRAVA MARIASOLES DOVREBBERO UTILIZZARE VOI INSEGNANTI O USARE LE CASERME SONO ANNI CHE LO PREDICOOOOOOOOOOOOO CIAO CARISSIMA BUON POMERIGGIO E BUONA DOMENICAAAAAAAAAAAAA
Sono d’accordo con Tania.
Contutte le caserme oramai vuote!