Ancora sulla tassa per i pirla: le slot machines e i ‘Gratta e vinci’

Ho più volte parlato della iniquità di certi giochi, Superenalotto e Win for life, in particolare.

Trovate i post nella categia omonima qui sulla destra.

Vedo oggi sul sito del La Stampa questo interessante video che tratta delle slot machines e dei Gratta e vinnci.

Anche in questi casi il gioco è particolarmente iniquo. Le slot machines (videopoker, ed altre), quando sono a norma, e quelle dei bar spesso non lo sono, restituiscono ai giocatori solo il 75% delle giocate; per il 25% si tratta, quindi, di quella che ho battezzato, la “tassa per i pirla”

Analogamente per i Gratta e vinci, per i quali la “tassa” è pari al 30-40% delle giocate. Tenete ancora presente che mediamente il premio più importante, l’unico che interessa veramente, compare su 5 soli tagliandi su 30 milioni: UNO ogni SEI milioni.

La raccomandazione è sempre la solita. Se volete tentare la sorte con qualche spicciolo, fate pure, ma non accanitevi con importanti giocate.

Uomo avvisato, mezzo salvato ! 🙂

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9 risposte a Ancora sulla tassa per i pirla: le slot machines e i ‘Gratta e vinci’

  1. vincenzo ha detto:

    Come dici bene tu è una “tassa per i pirla”….e tutto finisce qui….(almeno per noi) ma, se ci pensiamo bene, dietro la libertà che ogni cittadino esercita nel decidere di giocare o no, c’è da chiedersi se è lecito che qualcuno e perfino lo Stato approfitti dell’ignoranza delle persone per fregarle.

    Si pensi alla quantità di sprovveduti che si dissanguano in questa “gara sleale”per pura ingenuità, che noi chiamiamo stupidità, liberandoci la coscienza, cioè accettando che questo subdolo adescamento avvenga.

    Ma è morale che si permetta di truffare gli stupidi proprio perchè sono stupidi?

    Rubando una calzante frase ai napoletani :
    “Cornuti e mazziati”

    • frz40 ha detto:

      Da questo piccolo blog conduco la mia piccola battaglia, come vedi.

      E la slealtà sta soprattutto nel fatto che l’entità della “tassa”, ossia la parte di giocate che lo Stato trattiene per sé, non viene MAI dichiarata. Ed è questo che illude.

  2. Lollo ha detto:

    Bé, non siamo proprio d’accordo su Elena di Amici, ma almeno qui si.
    Ovviamente non gioco mai.

    Sulla tassa sull’ignoranza (o sinonimi) anche a me cadon le braccia. Possibile?
    Si sa che razionalmente non ha senso: il banco vince. Però nel caso di superenalotto, o concorsi in cui uno vinca, tipo, 200’000 in su , già riesco a capirlo un minimo di più. Magari “restituiscono” anche meno, però potrebbe esser che abbian quel valore sull’umore, da non trascurare (ma da calcolare). In quel caso poi si parla solitamente più di “tassa sulla speranza”. Però in quelli, magari non “agiatissimi”, che giocan un euro (non so il prezzo) circa ogni tanto, per sentirsi un minimo più sollevato, speranzoso, in concorsi in cui se vinci ti cambia almeno un po’ o tanto la vita, posso provare ad immedesimarmi.
    Le slot etc. o il lotto (non “super”) il bingo etc. razionalmente si sa non convengano, e nel caso uno vincesse, 300 euro, capirai…
    Insomma mi son spiegato male, ma proprio non riesco a capacitarmene.

    • frz40 ha detto:

      Grazie innanzi tutto per seguire anche i miei post che non trattano di “Amici” e per questo commento.

      “Amici” è per me uno svago, amo i giovani che ce la mettono tutta. Pensi che è l’unico programma TV che seguo.

      Su Elena non concordiamo, ma non ho pretesa di verità (che non ho mai, in ogi caso). Mi piace “a pelle”, da bravo incompetente dela danza, forse anche più per antipatia verso Garofalo che altro, Ed è una bella ragazza, un bel vedere 🙂 ; credo che su questo concordiamo.

      Quanto ai giochi si è spiegato benissimo e concordo totalmente. Pochi spiccioli per una scommessa che ti può cambiar la vita, mi stanno benissimo. Le altre scommesse, no.

      E adesso godiamoci la serata. Che ne dice?

  3. elisabetta ha detto:

    Concordo che questi giochi sono iniqui, ma se presi a piccole dosi possono illudere chi li tenta, e a volte anche la speranza che sorge grattando un biglietto o verificando una giocata può dare il piacevole batticuore di essere per una volta protagonisti e miracolosamente i fortunati di turno….
    Ripeto…. tutto ciò se preso a piccole dosi, senza accanimenti ne testardaggine…senza quindi rovinarci le finanze.
    La fortuna è cieca e va sempre tentata.
    Chi dice “io non vinco MAI” non può dirlo se non l’ha MAI tentata.

    Io qualche volta lo faccio e non mi sento ne stupida ne “pirla”, forse truffata, ma tante altre sono le situazioni in cui tutti veniamo truffati… allora siamo tutti dei “pirla”?

    Si dice che è il banco (e in questo caso lo Stato) che vince sempre: speriamo almento che queste vincite siano bene usate.

    eli

    • frz40 ha detto:

      A piccole dosi e per piccoli brividi non ho nulla da obiettare, se non due cose:
      – 1- che le piccole dosi sommate tra loro possono poi risultare non così piccole ed indurre a farle diventare sempre più consistenti. Hai un’idea di quanta gente ha sperperato patrimoni al lotto?
      – 2 – che dovrebbe essere sempre chiaro per che cosa si gioca. Quanti ad esempio sanno che c’è un tagliando di prima categoria ogni 6 milioni di tagliandi del Gratta e Vinci?

  4. vincenzo ha detto:

    Col massimo rispetto per Eli che stimo e apprezzo e, credo, Lei lo abbia capito, oso fare una battuta tratta da Forrest Gump:
    “non è stupido chi stupido è ma è stupido chi lo stupido fà”…..
    In ogni caso nessuno mette in dubbio che una persona intelligente abbia anche il diritto di fare qualche volta una stupidaggine!
    In fondo si è già anche coniato il titolo a questi eventi …..si chiamano “Tassa della speranza”

  5. patrizia ha detto:

    Sai franz a me piace giocare, giocherei a tutto certo non metto fortune anzi…..è una cosa stupida lo so ma ti prende in pratica sfidi la fortuna e speri sempre di vincere…….
    comunque non è adatto a persone fragili e a quelle che si lasciano prendere dalla frenesia…..

    • frz40 ha detto:

      Il meccansmo è quello: sperare sempre di vincere e aumentare la posta in palio.

      Che posso dirti: gioca poco, meno che puoi. Se è il tuo momento vinci lo stesso.

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