La Moldova, un Paese in via d’abbandono?

Mi è capitato per caso di imbattermi in questi due reportage prodotti da RAI Tre sulla Moldova, un Paese con una realtà  per noi quasi inimmaginabile.

Il primo, questo, descrive le caratteristiche più generali del paese: La Moldova è politicamente indipendente dal 1991, da quando si è affrancata dalla dominazione sovietica.

Conta circa 4 milioni e mezzo di persone, delle quali un terzo, per la maggior parte donne,  lavora all’estero. In Italia i cittadini moldavi regolarmente registrati sono centomila, e tra loro la maggioranza è formata, appunto,  da donne, il 67% del totale. Per lo più sono badanti, molte delle quali ben istruite e scolarizzate.

Il dato più sconvolgente è che l’80% delle persone dichiara di avere intenzione di andarsene dal  Paese: è una nazione che si svuota. Le nuove  generazioni crescono scegliendo di imparare già a scuola la lingua del paese prescelto per emigrare. A 14 anni parlano bene l’italiano.

Molti emigreranno regolarmente, ma la tratta delle donne, per lo più ragazze, che finiranno sui marciapiedi di chissà dove, è un fenomeno allarmante.

La Moldova  è un classico paese “low cost” con salari che si aggirano sui 150 euro al mese, insufficienti per vivere. Qui arrivano molti imprenditori, anche italiani, attratti della competitività dei costi, ma tutto sembra essere provvisorio: rimarranno solo fin quando ci saranno costi bassi.

Tutto, guardando il reportage, pare essere solo sulle spalle delle donne; gli uomini non si sa bene cosa facciano, al di là di dedicarsi alcool. Forse se ne ricava un immagine esageratamente negativa, ma sembra proprio che manchino totalmente le professionalità.

Il secondo reportage è questo ed è agghiacciante. Mette in evidenza il risvolto più negativo del fenomeno dell’emigrazione delle donne. Spesso sono mamme che abbandonano i bambini al loro destino: quello degli orfanotrofi, quando sono fortunati.

Sono 177 mila i minori toccati dal fenomeno dell’abbandono e ogni anno si registrano 2.500 nuovi casi.

Se avete tempo, vale la pena di dargli uno sguardo.

Questa voce è stata pubblicata in Economia, Fatti e notixie dall'estero e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

9 risposte a La Moldova, un Paese in via d’abbandono?

  1. elisabetta ha detto:

    Ho letto l’articolo e guardato il reportage sulla Moldova….
    È davvero interessante e commovente…
    Le centinaia di migliaia di giovani e vecchi molto spesso letteralmente abbandonati dai parenti emigrati per cercare lavoro all’estero, sono una testimonianza davvero toccante.

    Fortunatamente non per tutti è così, conosco diverse madri e figlie che lavorano qui in Italia e che hanno sempre nel loro cuore e nei loro pensieri la famiglia lontana e se ne fanno carico inviando a volte anche tutto il guadagno del loro lavoro…

    Ho visto e sentito dalle interviste anche la speranza che, con l’aiuto dei centri che meritevoli volontari hanno istituito e la buona volontà di molti giovani intervistati, non è del tutto spenta e questo è l’augurio, che insieme alla solidarietà (non mi è altro possibile), faccio a questo popolo che sta passando un momento tanto difficile.

    Molti nostri genitori e nonni tale momento lo avevano già passato negli anni post bellici… forse allora la loro emigrazione e le loro sofferenze non sono state così pubblicizzate dai maxmedia del momento..
    Ognuno di noi ha avuto in famiglia o tra gli amici storie simili a quelle che ci giungono ora dalla Moldova, e anche se la testimonianza del tuo post deve essere presa in considerazione condividendo le difficoltà di quel popolo, non dobbiamo dimenticare quelle passate.

    Bel post… bravo

    eli

    • frz40 ha detto:

      E’ vero. In Italia abbiamo avuto tante storie di emigranti e di valigie di cartone legate con lo spago.

      Quello che mi colpisce, però, in questo caso, è che sono le donne che vanno a cercar fortuna.

  2. vincenzo ha detto:

    Brava Elisabetta,
    purtroppo è tutto drammaticamente vero quello che scrivi!
    Uno dei difetti dei nostri attuali governanti è la memoria corta e proprio dalle stesse provincie come il nostro cuneese…. per non parlare del Veneto…quanti emigranti disperati e quante lacrime!
    E quanto impegno per difendere le attuali situazioni di floridezza dai…bongo..bongo come vengono chiamati per dileggio quei disperati.

    Vincenzo

  3. Krisnka ha detto:

    Il mio paese è MOLDOVA x smpr, x me è il più figo, nn lo abandono mai, sarà smpr nel mio cuoreeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. PETRU CRUDU ha detto:

    sono moldavo forse avro anche un altro tipo di citadinanza solo che, mai mai mai mi scordero del mio povero paese MOLDOVA .

  5. dumitrita ha detto:

    Ciao anke io sono moldava e nn mi vergogno x questo. e vero e un paese povero ma x me sarà sempre il piu bello, li sono nata cresciuta e passato i piu bei momenti anke l’italia e bella qua ci permettiamo di piu. Se un italiano va la lui nn capirà mai l’atmosfera che si vive. Io nn dirò mai che sono italianamai !!!!

    • frz40 ha detto:

      Fai bene a difendere le tue radici e ne hai tutto il diritto. Mi spiace però sentire quest’acredine nei confronti del Paese che ti ospita. O ho capito male?

Lascia un commento